Il biglietto d’ingresso, un documentario sugli allevamenti intensivi

Decine di uova rotolano delicatamente su un nastro trasportatore, tutto intorno centinaia di galline immobilizzate in gabbie troppo piccole. Maiali imprigionati a vita tra sbarre di metallo, vitelli legati e immobilizzati che vedono la luce del sole unicamente quando salgono sul camion per il mattatoio.

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Il documentario ‘Il biglietto d’ingresso’, realizzato da Lorena Melchiorre, Bianca Neri e Ciro De Maria, ci mostra alcuni aspetti della produzione industriale di carne, dove l’animale è trattato come oggetto e non come essere vivente e senziente. Il filmato ci mostra senza pietà come funziona il processo di allevamento intensivo di pollami, suini e bovini, una catena di montaggio brutale che priva gli animali dei naturali modi di vita. Nonostante varie direttive europee tentino di migliorare il benessere degli animali e evitare dolori, sofferenze o lesioni inutili, siamo ancora lontani da forme di allevamento rispettose della vita animale.  

“La nostra società che si definisce democratica ed egualitaria pone le sue basi su un presupposto di violenza: ogni anno nel mondo vengono macellati 50 miliardi di animali” dicono gli autori. “L’assunto del documentario è che l’accettazione della violenza sugli altri animali trasforma noi, animali umani, in complici e allo stesso tempo vittime di un sistema di dominio.”biglietto ingresso foto 1

 

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