Lacrosse – dal Canada a Milano

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Il 2014 è l’anno dei campionati mondiali di Lacrosse, che si svolgeranno a Denver nel mese di luglio. Tra le 40 nazionali partecipanti vi è la squadra maschile italiana, alla sua terza uscita mondiale, decisa a migliorare il 19° posto di quattro anni fa a Manchester. Le convocazioni, annunciate il 16 dicembre scorso, sono una testimonianza della crescita di questo sport in Italia. Se nel 2006 la maggior parte dei componenti erano nati al di fuori dell’Italia, quest’anno sono i giocatori italiani a guidare la squadra.

La storia dello sport – Nato più di mille anni fa come cerimoniale religioso tra i nativi dell’attuale Canada, il lacrosse è diventato col tempo una pratica sportiva, codificata nel 1856 da William George Beers, un dentista canadese. Nel 1904 e 1908 ha fatto parte delle discipline olimpiche ufficiali, ma per un incremento vero e proprio della sua popolarità ha dovuto aspettare la seconda metà del ‘900: negli USA oltre ad una lega professionistica, sono presenti circa 400 squadre nei college e oltre 1800 nei licei.

In Italia – Nel nostro paese il lacrosse si sta sviluppando grazie alla passione e all’iniziativa di chi ha conosciuto lo sport all’estero. Fabio Antonelli, innamoratosi del lacrosse negli Stati Uniti, ha fondato a Roma la prima squadra maschile – la Roma Lacrosse Club. Nel 2007 nasce la FIGL, la Federazione Italiana Giuoco Lacrosse. In ambito femminile Silvia Distefano nel 2009 ha importato lo sport in Italia, sempre dagli USA, fondando la Milano Baggataway. Ad oggi, con 8 squadre maschili e 3 femminili, il lacrosse è uno sport ancora poco popolare in Italia, ma in rapida crescita. Una buona performance della Nazionale ai mondiali di Denver potrebbe contribuire ad accelerare il processo.

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