Tra gli scioperi che hanno una maggiore ricaduta sull’utenza, quelli dei trasporti sono i più temuti. Considerate le agitazioni dell’ultimo periodo, abbiamo voluto sondare qual è l’umore dei cittadini di Milano. La nostra vox ha luogo il pomeriggio del 18 dicembre in piazzale Cadorna, a distanza di quattro giorni dall’ultimo sciopero Trenord e a due da quello ATM e Ferrovienord.
Le motivazioni che spingono i lavoratori del settore dei trasporti a protestare derivano da questioni irrisolte da tempo. Sono infatti già previsti nuove interruzioni dei servizi.
Gli scioperi. Sabato 14 e domenica 15 dicembre hanno avuto luogo gli scioperi indetti da Trenord – OR.S.A., mentre lunedì 16 dicembre quelli di Ferrovienord, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Faisa Cisal e ATM.
Le voci ufficiali. I lavoratori delle aziende di trasporto pubblico locale che hanno aderito alla protesta di OR.S.A. (in Lombardia più del 90%) hanno interrotto il servizio per quattro ore, garantendo tuttavia servizi minimi nella fascia oraria del mattino. La segreteria OR.S.A. comunica, attraverso il proprio sito, che il contratto non viene rinnovato da 6 anni a causa di tagli ai finanziamenti pubblici e dell’assenza di un intervento efficace da parte del Governo. Andrea Gatto, segretario generale Faisa Cisal, ha a sua volta sottolineato la negligenza delle Regioni e del Ministero dell’economia nell’affrontare le problematiche del trasporto pubblico e del rinnovo dei contratti. Gatto ha anche ribadito che vengono fatte numerose promesse di impegno che non sono tuttavia accompagnate da certezze: all’incontro del 28 novembre i responsabili non si sono nemmeno presentati agli incontri al Ministero del lavoro.
Il sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti comunica già che i prossimi scioperi previsti avranno luogo il 24 gennaio e il 5 febbraio per quanto riguarda il trasporto pubblico locale.
L’umore dei cittadini. Sollecitati dalle domande che abbiamo scelto di sottoporre loro, gli intervistati hanno potuto esprimere il loro punto di vista riguardo ai disagi creati dai sempre più frequenti scioperi dei mezzi pubblici. I quesiti proposti miravano a far emergere le riflessioni del singolo sulla propria esperienza personale.
Conclusioni. Gli intervistati hanno dimostrato la volontà di discutere del problema, ma è anche emersa una loro scarsa conoscenza delle motivazioni alla base degli scioperi e dei metodi utilizzati per metterli in atto. Infine nessuno degli utenti ha mai riflettuto in modo approfondito su quali possibili azioni alternative possano adottare i lavoratori dei trasporti per non danneggiare i viaggiatori, continuando tuttavia a far valere i propri diritti.