Classe 1989, canadese del Québec, primo film diretto a diciannove anni, Xavier Dolan si è costruito in breve tempo la fama di enfant prodige del cinema moderno. “Mommy”, vincitore del Premio della Giuria al Festival di Cannes di quest’anno, è il primo film targato Dolan ad essere distribuito nelle sale italiane. In occasione dell’anteprima svoltasi a Milano, abbiamo incontrato il giovane regista che ci ha concesso un’intervista.

– A Cannes Mommy è stato premiato a parimerito con “Adieu au langage” di Jean-Luc Godard. Come si sente a condividere questo premio con un regista così importante per la storia del cinema?
– Quando è nata la sua passione per il cinema e quali sono stati i film che l’hanno maggiormente segnata?
– Come ha ottenuto i finanziamenti per il suo primo film?
– I personaggi dei suoi film hanno quasi sempre delle personalità molto particolari e quelli di Mommy non fanno eccezione. Da dove è arrivata l’ispirazione per crearli?
– Mommy è stato girato in 1:1, un formato mai usato nel cinema moderno. Quali sono le ragioni di questa scelta stilistica?
– Solitamente, oltre ad essere regista, lei è anche sceneggiatore dei suoi stessi film. Riuscirebbe mai ad affidare una sua sceneggiatura a qualcun’altro?
– Può darci qualche anticipazione sui suoi prossimi progetti?