La dannazione di Chuck Palahniuck

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Non lo sono abbastanza: le domande che rivolgo a Chuch Palahniuk, giornalista e autore di culto. Le costruisco senza aggettivi, che lui ha imparato a odiare dopo il corso di scrittura creativa di Tom Spanbauer. Elimino gli incisi e ogni possibile lentezza, che lui ha imparato a odiare dopo aver letto i racconti di Amy Hempel. Cerco ripetizioni a effetto, di cui i suoi romanzi sono zeppi. Dannazione è il suo ultimo romanzo: il viaggio dantesco di Madison Spencer attraverso un inferno di paludi di feti abortiti, monti fumanti di cacca di cane e laghi di bile tiepida. Ah e un grande oceano di sperma sprecato. Trasgressivo e provocatorio. Ma le mie domande non sono così. Non lo sono abbastanza.

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Madison attraversa una foresta di unghie di piedi. Perchè ha costruito un inferno di elementi biologici?

Dannazione è il primo romanzo di una trilogia. Dopo l’inferno il purgatorio quindi. Come se lo immagina?

La trasgressione e la provocazione sono le peculiarità della sua scrittura. Se veicolasse i suoi contenuti attraverso una forma più sobria, crede che i suoi romanzi avrebbero lo stesso successo?

Dannazione l’ha scritto in un momento particolare della sua vita(Palahniuk stava assistendo la madre malata di cancro). Quanto la scrittura ha trattenuto il suo stato d’animo di quel momento?

Prima di imbarcarsi nella scrittura della sua trilogia dantesca, ha fatto ricerche sulla Divina Commedia?

Qual’è il suo rapporto con la letteratura italiana?

Lei è Madison Spancer?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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