Radio Popolare. La radio che resiste.

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Con il nuovo secolo Internet ha ampliato le modalità di fruizione dei contenuti sonori. Le web radio, emittenti che trasmettono in forma digitale, sono ormai una realtà consolidata nel nostro scenario mediatico.
 Pur presentando grandi vantaggi, le web radio non sono andate a sostituire completamente la vecchia tecnologia della trasmissione in FM. Seppure con molti sforzi, resiste ancora una radio che si definisce libera e indipendente: Radio Popolare.

Storia di Radio Popolare. Nata a Milano nel 1976 grazie a Piero Scaramucci, nel periodo in cui la RAI perdeva il suo monopolio e nascevano le cosiddette radio libere, Radio Popolare si appresta a festeggiare quarant’anni, sotto la direzione di Michele Migone.

Molto è cambiato dagli anni ’70, eppure la storica emittente della sinistra milanese è riuscita a sopravvivere alle mutazioni del tempo, cercando di adattarsi alle situazioni senza però mai tradire i propri principi di fare informazione. Secondo la sua dichiarazione di intenti la radio è “un’emittente indipendente, imperniata su una cooperativa formata da lavoratori e collaboratori, con la partecipazione di rappresentanti di forze politiche e sindacali che storicamente hanno sostenuto l’esperienza”.

Radio Popolare fonda la sua autonomia sull’essere priva di proprietà editoriali e politiche e sopravvive grazie a inserzioni pubblicitarie auto-prodotte e al sostegno degli ascoltatori. Oggi gli abbonati sono circa 15.000.

Il palinsesto. Molto spazio del palinsesto è dedicato all’informazione: dieci giornali radio brevi e quattro edizioni più lunghe distribuite nel corso della giornata, una rassegna stampa la mattina, l’informazione locale e un approfondimento sulle notizie estere la sera.

Tra le caratteristiche di Radio Popolare si trova Microfono aperto, trasmissione in cui il conduttore propone un argomento. Gli ascoltatori sono invitati a chiamare in diretta dando vita a una discussione.

Vengono trasmessi programmi musicali, come la storica Sacca del diavolo, condotta da Giancarlo Nostrini. Anche la cultura ha il suo spazio per esempio con Sabato libri di Bruna Miorelli o Chassis di Barbara Sorrentini.

Danilo De Biasio è un giornalista di Radio Popolare. Vi entra per la prima volta nel 1982, appena dopo aver conseguito il diploma e da quell’anno è nella redazione informazione. Dal 1990 al 1992 è condirettore con Marcello Lorrai e Sergio Ferrentino, dal 1992 al 1998 è caporedattore, dal 2002 al 2003 nuovamente condirettore con Massimo Rebotti, direttore dal 2007 al 2012.

 

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