Zerocalcare racconta la guerra in Siria e la battaglia per la libertà del popolo curdo. Sono questi i temi che il fumettista di Rebibbia Michele Rech, in arte Zerocalcare, dipinge nel suo settimo libro, Kobane Calling (pubblicato da Bao Publishing). Accolta da un grande successo di pubblico, la graphic novel è stata presentata martedì 10 maggio a Milano presso la Feltrinelli di piazza Piemonte. Lunghissime le code di fan in attesa del proprio turno per farsi autografare una copia del volume e scambiare qualche chiacchiera con l’autore.
Kobane Calling e i viaggi
Al centro di Kobane Calling ci sono le avventure di Zerocalcare e del suo fidato armadillo durante il tre viaggi affrontati dall’autore nel 2015 attraverso Turchia, Iraq e Siria fino al Kurdistan. Una storia autobiografica che trasforma il libro di Rech da semplice graphic novel a un diario/reportage scritto con le tecniche del graphic journalism. Il progetto di Kobane Calling parte da due racconti pubblicati sulla rivista Internazionale lo scorso anno a cui si aggiungono altre duecento pagine dense di storie, volti, ideali. Ma se il racconto si fa quasi giornalistico, lo stile della narrazione di Zerocalcare è sempre lo stesso, un sapiente mix di ironia e passione.
“Questo è un tema a cui sono legato e al quale mi interesso da molti anni. Per questo motivo ho deciso di fare questi viaggi e di raccontarli con la mia testimonianza diretta”
Una storia di impegno politico
L’impegno politico di Zerocalcare per la questione curda non è una novità. Da anni l’artista romano milita nei centri sociali che sostengono l’attività della popolazione del Rojava, la regione autonoma della Siria settentrionale che negli ultimi anni si è trasformata in un vero e proprio laboratorio politico. In queste terre si sta sperimentando infatti un nuovo modello di democrazia fondato sull’egualitarismo e l’emancipazione delle donne, un’utopia che sta diventando realtà quasi mai raccontata dai media occidentali. In Kobane Calling trova spazio il racconto della tenace resistenza e guerra dei curdi contro l’ISIS lungo il confine con la Turchia. “Questo è un tema a cui sono legato e al quale mi interesso da molti anni. Per questo motivo ho deciso di fare questi viaggi e di raccontarli con la mia testimonianza diretta“, ha dichiarato l’autore durante la presentazione.
Un caso editoriale
Dopo gli scorsi successi – La profezia dell’armadillo, Un polpo alla gola, Dodici, Dimentica il mio nome (tra i dodici semifinalisti del Premio Strega 2015), Ogni maledetto lunedì su due e L’elenco telefonico degli accolli – Zerocalcare non delude le aspettative dei suoi lettori. Lo dimostra il fatto che Kobane Calling, a solo un mese dall’uscita, resiste nella top ten dei libri più venduti in Italia.