Bike Sharing: il pescatore di biciclette

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Le grandi città italiane sono oggi sotto l’assedio delle neo-compagnie di Bike Sharing, società che affittano biciclette a tempo, tramite applicazione.

Le biciclette in condivisione sono un’ottima soluzione contro il traffico, soprattutto in una città trafficata come Milano. Tuttavia nelle ultime settimane le Bike Sharing sono state il frutto di un’assurda problematica: durante la notte i vandali si divertono a lanciare le biciclette, prive di catena, all’interno del Naviglio.

A risolvere la situazione ci ha pensato un giovane canoista milanese, Andrea Loiudice, che, con l’aiuto di alcuni amici, ha provveduto a ripescare le biciclette dalle acque del Naviglio. Appassionato di ciclismo oltre che di canottaggio, Andrea ha riparato le biciclette recuperate. La sua storia, sponsorizzata dal web, è arrivata fino ai vertici di Mobike Italia, compagnia di Bike Sharing, che, entusiasta, ha immediatamente offerto un lavoro ad Andrea. (VEDI VIDEO)

Il Bike Sharing a Milano, gli inizi

La prima Bike Sharing milanese è stata proposta dalla storica società di trasporti ATM. Oggi le compagnie presenti sul capoluogo lombardo sono svariate, ed è possibile trovare biciclette noleggiabili per ogni strada.

All’oggi a Milano risultano circa 283 stazioni attive e 4.650 biciclette.

La comparsa di queste nuove compagnie cambierà la nostra maniera di vivere la bici? Si continueranno a vendere e comprare le classiche biciclette, sportive o classiche che siano?

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