#Fotoprofilo: Facebook o Instagram?

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Ad oggi, quasi ognuno di noi possiede almeno un profilo social. Che sia Facebook, Instagram, Snapchat o Twitter, su queste piattaforme si condivide tutto: ogni momento della giornata, opinioni, odio, amore, numero di passi percorsi. Anche chi ne fa scarso uso o sceglie di non pubblicare foto personali sul proprio profilo social, lo usa comunque per guardare (“stalkerare”, termine scientifico) quello degli altri.

In tal modo, il nostro rapporto con l’immagine social si mantiene in continuo sviluppo e mutamento. I giovani sono i primi protagonisti di questo fenomeno: come lo vivono? Il ruolo dei social network in qualità di parte integrante della quotidianità rappresenta un pericolo o un vantaggio ? Lo scopriamo attraverso il confronto tra le voci dei ragazzi del Liceo Classico Giosuè Carducci di Milano.

 

Il rapporto tra la realtà e l’immagine social: la parola ai giovani

Quanto cambia la nostra immagine social rispetto a ciò che siamo nella vita di tutti i giorni? Mentre alcuni cercano di rimanere fedeli a se stessi, altri ammettono di presentare al pubblico un’ immagine totalmente diversa, per nascondere alcuni aspetti di sé che preferiscono tenere privati. In ogni caso, i ragazzi sembrano convivere senza percepire un reale pericolo nello scarto tra ciò che sono tutti i giorni e il loro profilo virtuale.

Instagram surclassa Facebook fra i teenager …

Negli ultimi anni, immediatamente seguita da Snapchat, Instagram  è la piattaforma più utilizzata dai giovanissimi. Nonostante Facebook continui a dominare incontrastato il mercato dei social network, con i suoi 1,8 miliardi di visitatori mensili unici e le 1,2 miliardi di persone che usano le app del gruppo ogni giorno, la piattaforma è stata retrocessa a social “per adulti”.
Andrew Watts, uno studente della University of Texas di Austin (USA), nella sua interessante testimonianza riportata da Il Post, individua 10 principali motivi che rendono Instagram più confacente alle esigenze dei suoi coetanei.
Tra questi: una maggiore coerenza, rispetto a piattaforme quali Facebook, del flusso di immagini al gusto dell’utente; l’elevata qualità dei contenuti, a partire dalla loro realizzazione, data dalla possibilità di scegliere l’inquadratura e il filtro da applicare all’immagine; una maggiore selezione dei contenuti, che vengono seguiti per interesse effettivo e non bombardano l’utente indipendentemente dai suoi “mi piace”. Inoltre, Instagram propone un sistema di tag molto meno invasivo rispetto a quello di Facebook.

… ma potrebbe essere anche la più pericolosa

Uno ricerca britannica della Royal Society for Public Health, ha classificato Instagram tra le cinque piattaforme web di condivisione di foto, video e messaggi più minacciose per la salute mentale dei ragazzi. Secondo i soggetti intervistati, i molteplici filtri a disposizione per ritoccare le foto fanno sembrare i corpi e la vita degli altri perfetti e impeccabili, alimentando insicurezze e ansia.

 

 

 

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