I colpi di pistola razzisti di Macerata non hanno lasciato indifferenti gli studenti e il personale dell’Università Bicocca di Milano. Complice anche la grande copertura mediatica di quanto successo, nei giorni successivi tutti sapevano cosa fosse accaduto ma sul suo significato le opinioni sono apparse molto diverse.
Alcuni lo hanno considerato solo il gesto isolato di un solitario, altri invece, ne hanno individuato le radici in un clima culturale e politico, al fondo indulgente e in qualche modo complice della violenza razzista
I fatti di Macerata
Un’opinione che ha trovato d’accordo molti all’indomani della sparatoria di Macerata quando il ventottenne Luca Traini ha imbracciato una pistola e ha percorso le strade della cittadina marchigiana, prendendo la mira e ferendo sei persone di origine africana. Si è quindi consegnato alla polizia, sventolando orgogliosamente una bandiera italiana e dicendo di aver agito dopo aver saputo dell’accusa a uno spacciatore nigeriano per la morte della giovane concittadina Pamela. Un sospetto che ha armato la pistola di Luca Traini, deciso a lavare nel sangue l’onta patita con la morte della giovane maceratese.
Le reazioni politiche
La sua azione violenta ha provocato reazioni in tutto il mondo politico italiano. Il gesto violento di Luca Traini ha ricevuto una condanna quasi unanime da tutti gli schieramenti, al cui interno non sono mancate però, le accuse nei confronti del governo e della sua politica sull’immigrazione. Alla parole della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sullo stato dell’Italia “in mano alla sinistra” infatti, si sono aggiunte quelle del candidato premier della Lega Matteo Salvini che ha stigmatizzato “l’immigrazione fuori controllo, un’invasione come quella organizzata, voluta e finanziata in questi anni, che porta allo scontro sociale”.
Il rapporto di Amnesty International
Al di là del giudizio sulle parole usate nella propaganda elettorale e sui fatti di Macerata, ci ha pensato il rapporto di Amnesty International a gettare luce sullo stato dei diritti umani in Italia e sui rigurgiti razzisti nel nostro paese. Secondo l’organizzazione umanitaria, le segnalazioni sulle dichiarazioni d’odio o apertamente razziste di politici e non, sono state numerose e hanno riguardato soprattutto, migranti e rifugiati e rom. I sentimenti razzisti sono sempre più diffusi insomma ma, probabilmente, viste le risposte alla Bicocca, con un’intensità e una frequenza differente a seconda della percezione del singolo.
