New Horizons, la NASA raggiunge Ultima Thule

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new horizons, il primo gennaio 2019 la sonda spaziale della nasa raggiunge Ultima Thule, il corpo celeste distante 6,4 miliardi di km dal pianeta Terra.

New Horizons ha impiegato ben 13 anni per raggiungere Ultima Thule, il corpo celeste più lontano mai esplorato nella storia, ai confini del Sistema Solare. La NASA ha inaugurato il 2019 con un ennesimo “piccolo, grande passo per l’umanità”. Alle 00.33 del primo Gennaio (ore 06.33 italiane), la sonda ha sorvolato il corpo cosmico più antico mai esplorato dall’uomo, oltre 1,6 miliardi di km da Plutone, nella Fascia di Kuiper.

New Horizons, sonda spaziale della NASA

New Horizons, sonda spaziale della NASA

“TELEFONATA A CASA”

New Horizons è arrivata a sfiorare l‘oggetto spaziale di ghiaccio, dalla forma ancora ignota, grande circa quanto Washington. Ancora non si sa se il corpo celeste fotografato sia un unico oggetto o un sistema composto da due oggetti in orbita reciproca. Il messaggio radio è stato recuperato nel pomeriggio da una delle antenne della NASA a Madrid. I contatti tra la sonda e la Terra impiegano circa sei ore, per un totale di dodici se si conta anche la risposta. Ci vorranno dunque settimane, o addirittura mesi, per ricevere le prime foto e le prime informazioni da New Horizons, considerando la grande distanza tra il pianeta Terra e Ultima Thule. Inoltre, le comunicazioni tra New Horizons e gli uffici della NASA saranno momentaneamente interrotte dal 4 al 5 Gennaio a causa dell’atmosfera del Sole.

Ultima Thule, corpo celeste

Ultima Thule, corpo celeste

FASCIA DI KUIPER

La scoperta della fascia di Kuiper risale a circa 30 anni fa. Gli scienziati stanno ancora cercando di creare una mappa attendibile di ciò che risiede al suo interno. La fascia di Kuiper è una regione del sistema solare che si estende dall’orbita di Nettuno fino a 50 UA (unità astronomica equivalente a 149 597 870 700 metri) dal Sole. A differenza della fascia principale, che si estende tra Marte e Giove, quella di Kuiper non ospita asteroidi di natura rocciosa, ma è composta principalmente da frammenti di sostanze volatili congelate, considerate degli “scarti” del processo di formazione del Sistema Solare. Il loro studio potrebbe quindi fornire importanti informazioni per capire la formazione dei pianeti, compreso il nostro pianeta Terra, dato il loro stato invariato da anni.

MISSIONE ESTESA

La missione della sonda spaziale non è ancora conclusa. Secondo ciò che ha riportato Hal Weawer, lo scienziato del progetto, si potrebbe utilizzare New Horizons per provare a ricercare un nuovo corpo celeste della Fascia di Kuiper (carburante permettendo). Alan Stern, il Principal Investigator della missione, ha infatti riportato che la sonda spaziale rimarrà nella Fascia di Kuiper fino al 2027/2029.

Francesca Corti

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