Bergamo da diversi anni ha aperto le porte alla Street Art. Ancora poco conosciuta , questa commistione di tecniche, opere, lavori sta diventando nel nuovo millennio un’ espressione sempre più popolare. Da arte fortemente criticata fin dalle sue origini, attualmente la Street Art è diventata parte della forma di mercato contemporaneo, la si può trovare non più solo nelle strade ma anche in mostre, laboratori o in spazi appositi, arrivando ad essere venduta nei negozi o in spazi opportuni. Durante l’inaugurazione del negozio Pigmenti Temporary, aperto a Bergamo dal 4 al 23 Dicembre, l’ artista Sea Creative ha intrattenuto la serata con un live painting sulla parete. Nel negozio in vendita magliette, oggetti, stampe e molto altro. Cose di uso quotidiano che, nel loro design, incontrano l’ arte di strada. Ma, considerando da dove è partita, in cosa si sta evolvendo la Street Art?
Storia della Street Art
La Street Art nasce, intorno agli anni ’70, come un vero e proprio movimento e fenomeno globale, per questo è difficile definire un preciso luogo di nascita. La Street Art, come si capisce già dal nome, è una vera e propria arte di strada che, già nei suoi primi anni, era una denuncia dei problemi sociali ed esprimeva la ribellione dei suoi artisti. La Street Art si è evoluta fondendo gli elementi tipici della pop art con le caratteristiche del graffitismo, molto spesso confuso con la stessa street art. un’ arte nata come mezzo di ribellione, per esprimere il dissenso sociale, la Street Art è commistione di tematiche politiche, etiche, ambientali, artistiche, culturali e altro ancora. Espressa tramite graffiti, scritte, sculture, video installazioni, da una iniziale condizione di quasi illegalità, si è evoluta nei decenni diventando un arte riconosciuta, sponsorizzata e ormai “commerciale”.

Bansky
L’interesse per l’arte urbana è sicuramente cresciuto intorno agli anni 2000 grazie in particolare a Bansky , un artista la cui biografia rimane un mistero, che è arrivato a vere e proprie mostre come ad esempio Dismaland, istallazione artistica temporanea, definita dallo stesso Bansky come “non adatta ai bambini”. Bansky stesso per primo selezionava artisti di strada da esporre nella sua istallazione. La Street Art si trasforma quindi da arte illegale a arte universalmente riconosciuta.
Il mercato
Attualmente la Street Art è parte del mercato e molte opere vengono vendute anche in appositi esercizi commerciali. Sono anche molte, ormai, le mostre di Street Art dove le opere di artisti famosi – e non – vengono messe all’ asta, spesso con valori di vendita ingenti.
Intervista a a Sea Creative
A Bergamo abbiamo incontrato Sea Creative, street artist italiano che ci ha parlato della sua esperienza. L’artista crede nella potenzialità di quest’ arte di esprimere in maniera innovativa tutte quelle tematiche sociali più cogenti nella contemporaneità.

