Nuovo Cinema a Chieti

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Un giovane appassionato di cinema, una piccola città come Chieti e un futuro alle porte. Come potrebbero questi tre elementi coincidere? Intervista a Marcello Tacconelli sulla sua carriera e sul suo rapporto controverso con una piccola città di provincia che prova a tenere il passo con le grandi città.

Chieti è una città abruzzese di circa 52.000 abitanti. La cosiddetta “città della camomilla” si culla talmente tanto nella sua insolita tranquillità da non accorgersi delle menti esplosive dei suoi abitanti più giovani. La devozione all’arte è, ormai, una propensione sempre più diffusa tra i ragazzi, che trovano nelle sue forme, che siano di teatro, di cinema o di poesia, una via d’uscita che porta in un luogo dettato dall’espressione della libera immaginazione.
L’ostacolo più incombente è, però, tutto ciò che li circonda. Nello stesso luogo in cui le loro idee maturano, l’attimo dopo marciscono. Sì, perché è proprio la città che li ha cresciuti, che sembra volergli negare un eventuale futuro.
A Chieti i giovani che sognano di lavorare nel cinema continuano ad aumentare. Controcorrente, le occasioni no.

Ma, nonostante il malcontento di oggi delle giovani generazioni, la città può vantare invece un passato glorioso.

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Le strutture storiche per lo spettacolo a  Chieti – Chieti è di natura una città dedita all’arte e a tutte le sue sfumature, e ciò è attestato anche dai suoi resti storici che contano, soprattutto, teatri e cinema: la Civitella, ora un museo archeologico, ma in passato anfiteatro romano; le rovine di un teatro romano sempre all’interno del centro storico; il Palazzo OND, struttura del periodo fascista adibita al dopo-lavoro in cui fu insediato il cinema Enal sino agli anni del dopoguerra; il Teatro Marruccino, risalente al 1818, uno dei pochi Teatri di Tradizione e teatro lirico e d’opera in Italia; il Supercinema, sala più moderna che ospita per la maggior parte spettacoli teatrali in alternanza con il teatro prima citato.

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La Civitella, resto di anfiteatro romano, viene utilizzato oggi per concerti o spettacoli. Al suo interno conserva numerosi resti storici collezionati nel museo archeologico.
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Il Palazzo OND era utilizzato come struttura del dopo-lavoro e la sua attrazione maggiore era il cinema Enal; oltre a quella vi erano anche sale giochi e altre attività. Oggi è la sede del museo di Storia delle Scienze Biomediche dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti.

Il Supercinema è composto da una monoplatea e dalla galleria e conta circa 900 posti. Inizialmente proiettava anche pellicole, ma ora viene utilizzato principalmente per affiancare il Teatro Marruccino nei suoi spettacoli teatrali e per usi vari.

 

Il Teatro Marruccino è uno dei pochi teatri tradizionali ancora presenti in Italia e teatro lirico. Ospita numerosi eventi di tipo teatrale, ma anche musicali.

 

Corsi scolastici – Per quanto riguarda i corsi teorici e pratici che concernono il cinema e la sua messa in scena, si può far riferimento ad alcune tipologie. A livello scolastico, possiamo parlare, ad esempio, del corso “Cinelab” (http://www.magistralechieti.gov.it/?q=node/527) diretto dal regista  Luca D’Ortenzio, e da Rita Morelli. Il corso coinvolge per tre giorni all’anno gli studenti in un processo tipico di produzione di un film (in questi casi corti o spot) a partire dalla sua scrittura fino alla sua post-produzione, sperimentando quindi sia i ruoli tecnici che quelli artistici.
Questo corso ha coinvolto principalmente l’Istituto Magistrale “I. Gonzaga” in cui la Morelli insegna. Negli anni l’esperienza si è sviluppata anche in altri istituti e licei allargandosi fino alla provincia pescarese.

Corsi universitari – A livello universitario, è recente l’arrivo di una nuova facoltà dedicata totalmente alle arti ed in particolar modo al cinema. L’Università “G. D’Annunzio” di Chieti offre un’alternativa al  Dams unendo in qualche modo Lettere moderne e Beni culturali: la facoltà si chiama Linguaggi della musica, dello spettacolo e dei media (http://offerta1415.unich.it/erogata.php?corso=L270&piano=L78).

Accademie – Per quanto riguarda le accademie, tralasciando i vari corsi brevi presenti soprattutto nella zona pescarese, si può far riferimento principalmente a due scuole: la Scuola Nazionale di Cinema (http://www.fondazionecsc.it/context.jsp?ID_LINK=368&area=7) del Centro Sperimentale di Cinematografia e l’Accademia del Doppiaggio (http://www.corsodoppiaggiopescara.it).
La prima, sede distaccata del Centro a Roma, si trova a L’Aquila dal 2011 e si concentra principalmente sulla specialistica nel reportage audiovisivo; consiste, infatti, nello sviluppo di numerosi progetti di reportage utilizzando qualsiasi strumento o linguaggio.
La seconda, diretta da Christian Iansante e Roberto Pedicini, entrambi doppiatori, si concentra sullo studio della recitazione, della dizione e del doppiaggio professionale.


Concorsi – Può essere molto utile per la propria formazione artistica e culturale la partecipazione a dei concorsi. E’ dunque, una buona iniziativa istituirne alcuni regionali che possano sviluppare nel giovane quelle sicurezze e quella praticità che gli serviranno nella sua carriera futura.
In Abruzzo vengono ricordati principalmente il Premio Flaiano di Cinematografia (http://www.premiflaiano.it/index.php?option=com_content&view=frontpage&Itemid=84), tra giugno e luglio, che riserva il Flaiano d’Oro agli scrittori di cinema, ai registi, agli interpreti e ai critici; il Festival del Cortometraggio Scrittura e Immagine, che si concentra, invece, su produzioni di media lunghezza e che si è concluso da qualche settimana.


Location – Un fattore molto importante da considerare può essere lo sfruttamento del territorio regionale come location per le riprese delle  produzioni. Chieti è stata scelta dai registi più di una volta. Si pensi al nome di Luciano Odorisio,  originario di Chieti che ha scelto di utilizzare il mezzo audio-visivo per elogiare la sua città natale nel film “Sciòpen” del 1982, e ancora nei suoi successivi lungometraggi sempre girati a Chieti, da lui ritenuta provincia d’Italia.
Un altro esempio è il più recente Ambo” del 2014 che ha visto il regista Pierluigi Di Lallo svolgere le sue riprese con la presenza di Serena Autieri e Adriano Giannini presso le strade principali di Chieti Scalo.


Distribuzione – Una problematica fondamentale per la provincia teatina è certamente il tipo di distribuzione. Chieti vanta un multisala enorme composto dalle nove grandi sale del cinema Movieland (http://chieti.movielandcinema.it) all’interno del centro commerciale Megalò, ma nonostante ciò, la varietà di film distribuiti resta attestata sui film commerciali. L’assenza di cinema con una programmazione alternativa si scontra con la richiesta della gente che, insoddisfatta, frequenta sempre di meno la sala. Alcuni cinema nelle zone del pescarese fanno, a volte, delle rassegne e degli eventi speciali ed è più probabile trovare i queste occasioni film interessanti, sconosciuti però alla maggioranza.

La continua fuga verso città più sensibili ai bisogni culturali e lavorativi delle giovani generazioni ha portato molti chietini verso il nord e in modo particolare verso Milano, città dove vive e lavora ormai da dieci anni il regista cinematografico Marcello Tacconelli (vedi intervista), anche lui originario di Chieti

 

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