E’ indispensabile che la verità nuda e cruda venga a galla? O a volte è lecito non sapere? Questo è il tema di Peperoni Difficili , spettacolo rivelazione della scorsa stagione al Teatro Franco Parenti, riproposto quest’anno nello stesso spazio. Colpisce l’affluenza di pubblico. Tutto esaurito quasi ad ogni replica. L’anima di Peperoni Difficili è il siciliano Rosario Lisma, autore, regista e interprete dello spettacolo.
La trama – Tutto si ambienta nel modesto appartamento di Giovanni (interpretato da Rosario Lisma ), giovane prete dallo spirito protettivo e punto di riferimento della piccola comunità in cui vive. Pietro e Filippo, due fratelli, frequentano abitualmente casa di Giovanni. Filippo ( Andrea Narsi) è in crisi perchè lasciato dalla moglie, che se la fa con un altro a sua insaputa. Emergono le sue ossessioni e le sue ansie di vita, pensa di poter tornare con la moglie ma la loro storia è palesemente chiusa da un pezzo. Pietro, (Ugo Giacomazzi), uomo dotto e brillante, è affetto da ipertonia spastica. E’ sicuro non si noti la sua chiara disabilità, anche grazie alla complicità buonista degli altri due, che lo definiscono solo “maldestro”. Giovanni, con tutto il suo amore cristiano, nasconde a Pietro e Filippo le drammatiche verità in agguato. Piomba in casa Maria, sorella di Giovanni, tornata dal volontariato in Africa. Tutto cambia: Maria (Anna Della Rosa, già apparsa nel La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino) , missionaria cattolica,è una donna schietta e devota alla sincerità; porta Pietro e Filippo ad aprire gli occhi sulle loro condizioni, rischiando di schiacciare i loro ego.
La parola messa al centro – In una delle ultime interviste, Luca Ronconi, presentando Lehman Brothers, ultimo suo spettacolo, afferma “E’ giunto il momento in cui il teatro riconquisti la forza della parola”. Peperoni difficili l’ha conquistata eccome, e la esercita in modo da essere accessibile al pubblico. I personaggi, ognuno con la propria visione del mondo, sono confinati nello stesso spazio, che non cambia per tutto lo spettacolo. Chiacchierano, discutono, litigano, scherzano, in toni molto differenti ma col medesimo registro linguistico,semplice, diretto e senza filtri. Il pubblico può recepire tutto di quello che accade sul palcoscenico, senza bisogno di scervellarsi.
Spunti – Il testo offre importanti input, dalla riflessione esistenziale sulla menzogna a fin di bene, continuamente dibattuta tra Giovanni e Maria ,fino alla crisi di fede che invade lo stesso Giovanni. Lisma rielabora temi attuali, dando vita ad un’opera realistica, viva e di facile fruizione. Prende le distanze da un teatro contemporaneo tendenzialmente autoreferenziale e distaccato dal mondo esterno.

Da sinistra verso destra: Anna Della Rosa(Maria), Rosario Lisma( Giovanni),Ugo Giacomazzi (Pietro), Andrea Narsi (Filippo).
Nuove tendenze – Peperoni Difficili aderisce all’ondata di “teatro di parola“, che privilegia la potenza drammatica del discorso rispetto all’azione fisica, solitamente costruito in uno spazio d’ambientazione limitato e spesso “claustrofobico”. Rientrerebbero in questa fascia opere straniere come Cena tra amici, Carnage, Venere in Pelliccia che, visto l’enorme successo, sono state poi trasposte a cinema. In Italia, di recente,tra cinema e teatro, c’è stato Il nome del figlio, buon remake di Cena tra amici, lo stesso Lehman Brothers, Dobbiamo Parlare di Sergio Rubini,anche questo trasposto dal palcoscenico allo schermo, e altri ancora. Tutte queste opere sono state sempre premiate dal pubblico,accorso a riempire le sale teatrali.
L’autore – Laureato in Giurisprudenza all’ Università “Sapienza” di Roma, Rosario Lisma si è da sempre dedicato al mondo dello spettacolo. Autore di ottime commedie teatrali , tra cui L’Operazione e Che gusti ci sono, entrambe presentate a Milano con successo, e poi portate in tour per tutta l’Italia. Ha recitato in La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto, nel ruolo del padre del protagonista, e in Un attimo sospesi di Peter Marcias nel ruolo di Achille.