Il 6 dicembre la Camera Alta del Governo giapponese ha approvato un provvedimento di legge sul segreto di Stato, che prevede un inasprimento delle pene per i responsabili di fughe di notizie pertinenti alla difesa, alla diplomazia, all’antiterrorismo e alla sicurezza. I critici temono che la legge possa essere usata per ostacolare le rivelazioni pubbliche e imbavagliare i media. Fra gli oppositori, molti hanno sollevato la questione legata al disastro nucleare di Fukushima…
Approvazione della legge. Risale al 6 dicembre la notizia che la Camera Alta del Governo giapponese ha approvato un provvedimento di legge sul segreto di Stato, che prevede un inasprimento delle pene per i responsabili di fughe di notizie e per i giornalisti che pubblicano informazioni fuoriuscite. Circa una settimana prima, la stessa legge era stata approvata dall’organo di Governo più importante, la Camera Bassa.
Il suo contenuto. Secondo la nuova legge tutte le informazioni pertinenti alla difesa, alla diplomazia, all’antiterrorismo e alla sicurezza sono materiale sottoposto a segreto. Fino ad oggi, l’unico organismo giapponese che poteva imporre il Segreto di Stato su delle informazioni era il Ministero della Difesa: oggi, questa prerogativa si estende anche a tutti i ministeri e ai loro funzionari.
Le prime opinioni. Il primo ministro Shinzo Abe afferma che il provvedimento sia necessario per proteggere la sicurezza nazionale e le informazioni provenienti da “alleati stranieri” – vale a dire l’America, che ha commentato positivamente l’approvazione della legge.
I critici temono che la legge possa essere usata per ostacolare le rivelazioni pubbliche, punire gli informatori o imbavagliare i media, visto che sono previste pene detentive per i giornalisti, anche qualora inconsapevoli del fatto che le informazioni da essi divulgate siano segrete.
Opinioni contrastanti. Fra gli oppositori, ve ne sono molti che hanno sollevato la questione legata al disastro nucleare di Fukushima: molte delle informazioni che il governo ha cercato di coprire nei giorni successivi all’incidente avrebbero potuto essere classificate come “segreto di Stato”, e così potrebbero essere nascoste d’ora in poi.
Intervista ad una Onorevole. Il nostro inviato Pio D’Emilia ha intervistato l’Onorevole Mizuho Fukushima, leader dell’opposizione socialista.
Onorevole Fukushima, perché considerate questa legge tanto pericolosa?
– Perché d’ora in poi il Governo potrà impedire di accedere a certe informazioni, addirittura cancellarle.
E questo non riguarda solo i segreti di Stato, ma anche le notizie per quanto riguarda la centrale nucleare di Fukushima.
– Sì, già adesso è difficile ricevere informazioni sulla centrale, ma così diventerà ancora più difficile che ne vengano diffuse.
La manifestazione. Migliaia di giornalisti, cittadini, accademici, giuristi, attivisti dei diritti umani, lavoratori dei media e del cinema, hanno firmato in questi giorni delle petizioni per chiedere la revisione e il blocco della legge, così come moltissimi manifestanti sono scesi in piazza per protestare contro la sua approvazione.
Tuttavia il Governo giapponese non si ferma: l’entrata in vigore della legge è prevista entro il termine del prossimo anno.