Saluto a Gerardo D’ambrosio

I funerali nella chiesa di San Pietro in Gessate, di fronte al palazzo di giustizia. Toghe, tante, ma anche politici, amministratori, gente comune, hanno reso omaggio a Gerardo D’Ambrosio morto a 83 anni, un magistrato simbolo di Milano, protagonista delle grandi inchieste da Piazza Fontana a Mani pulite.


Con la morte di Gerardo D’Ambrosio oggi scompare uno dei maggiori protagonisti delle vicende giudiziarie italiane ed anche una persona, come in molti lo ricordano, dalle straordinarie qualità professionali ed umane. Qualità che lo hanno accompagnato nella sua lunga carriera di magistrato, di rappresentante delle istituzioni e di uomo politico. Il suo nome è legato non solo alla stagione di ‘Mani Pulite’, ma anche ad altre vicende come la strage di piazza Fontana, la morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli e il crac del Banco Ambrosiano.

Lasciò la toga, ma non l’impegno per la giustizia che portò avanti: per due legislature è stato senatore prima per i Democratici di Sinistra, poi per il Partito Democratico. Ha combattuto sempre con quel grande senso dello Stato e delle istituzioni che lo ha guidato per tutta la vita. Ha combattuto fino all’ultimo. Fino a quando è morto al Policlinico di Milano dove da due giorni era ricoverato in gravissime condizioni.

Marco Donà
Videoreporter 2013-14

 

Lascia un commento