Marjuana contro la crisi

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La legalizzazione delle droghe leggere è un fenomeno in costante crescita in tutto il mondo. I paesi che hanno approvato la manovra hanno riscontrato in poco tempo guadagni per miliardi di dollari. L’Italia, nonostante detenga il primato in Europa per il consumo di cannabis, continua a considerarla una pratica illegale e nociva. Ma quali benefici economici avrebbe il nostro paese se la marijuana venisse tassata?

di Alessandro Violato

Cosa ne pensano i milanesi della legalizzazione?

http://youtu.be/FCh-wqC3nwM

Dati alla mano, il business della marijuana legale ha raggiunto livelli esorbitanti negli Stati Uniti. Secondo il Medical Marijuana Business Daily , principale fonte d’informazione sul mercato della cannabis per uso medico, le vendite autorizzate schizzeranno quest’anno a oltre 1,5 miliardi di dollari. Un altro dato positivo è l’esito del referendum sull’utilizzo “ricreativo” della cannabis in Colorado e Washington, in questi stati sarà dunque possibile per i maggiori di 21 anni acquistare e consumare quantità minime di marijuana in centri specializzati. Grazie a questa manovra si prospettano guadagni sino a 6 miliardi entro il 2018.

Il fenomeno ha creato un tale interesse da spingere gli investitori di Wall Street a puntare sul business della cannabis. Diverse aziende hanno iniziato a investire su sistemi di produzione idroponici e sulla coltivazione di piante e fiori nello stato del New Jersey. Non solo, nel prossimo futuro, se le leggi si faranno più permissive, si potranno avere su suolo americano distributori automatici di erba e coffeeshop in pieno stile olandese.

Oltre all’immenso guadagno che la legalizzazione ha portato nei 18 stati americani, si pensi al risparmio di energie e risorse che si otterrebbe ponendo fine al proibizionismo. In base alle ricerche di Jeffrey Miron, luminare di Harvard, si calcola un risparmio di circa 7,7 miliardi di dollari l’anno. E si potrebbero raggiungere 13,7 miliardi se la marijuana venisse tassata come alcol e tabacco.

Stando alle ricerche la vendita, a scopo terapeutico o meno, di cannabis non farebbe che portare benefici alla nostra economia, anzi, il guadagno sarebbe immenso dato che le statistiche mostrano che l’Italia ha il primato in Europa per il consumo di marijuana. Infatti il 14,6% dei cittadini compresi tra i 15 e i 65 anni fanno uso, quotidiano o sporadico, di “ganja”, per un totale di quasi 4 milioni, cifra eguagliata, ma non superata, solo dalla Nuova Zelanda.. E’ giusto quindi perpetrare il proibizionismo di una sostanza tanto diffusa, lasciando che a beneficiare di questo commercio sia solo la malavita organizzata? L’apertura del ministro Balduzzi verso l’utilizzo terapeutico della cannabis,  che ha permesso l’impiego di farmaci di origine vegetale a base di Thc, è per molti un gran passo avanti, ma, almeno per ora, la legalizzazione vera e propria è ancora lontana.

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