La Barbie sgualdrina viste burka

Da domani nessuna bimba iraniana troverà nei negozi di giocattoli la bambola più riconosciuta internazionalmente: La Barbie.
Il motivo è chiaro. Bionda, occhi blu, trucco visibile e vestiti esplicitamente corti. Quindi il paese ha ordinato alla loro Polizia Morale da ritirare l’icona preferito della Mattel di tutti i negozi del territorio perché è un rischioso giocattolo che mette in pericolo gli alti valori puri islamici.

Già in 1996, s’intuiva che la scatola non veniva solo con una bambola se no con conseguenze culturali e sociali danneggianti ma fino il 2002 non inziaro a vedere il giocattolo come una immagine che poteva promuovere il desidero di un cambio di vestiti o mentalità per parte della donna islamica.

Apparentava un modello di donna sporco per loro: festaiola, alcolica, sessualmente aperta e indipendente. Questo stile (eccessivo e ingiustamente generalizzato) è supposto una ovvia contraddizione dei principi e regole a seguire della donna che risedeva sotto un burka. Poteva diventare una minaccia e creare polemica.

 

mariel_clayton_barbiePer quello che per evitare turbazioni nel campo femminile, gli alti carichi del paesi hanno negoziato con la Mattel un nuovo modello di bambola più fedele a una vera donna islamica.Questa azione mostra quanto manca ancora per stabilire una uguaglianza tra donne di qualsiasi paese.

Se andiamo a chiedere a qualche bimba d’Iran capiremo subito la forte influenza religiosa che determina la sua crescita.
Era d’aspettare che la Mattel per evitare conflitti a livelli internazionali abbia accettato subito già che a la fine, come impresa di giocattoli tifa per i bimbi e non per pregiudizi religiosi o culturali.
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Una ricente intervista con l’attuale presidente Michael deMorle mostra quanto è predisposto a questo nuovo proietto – Senza dubbi era ora di mostrare diversi tipi di donna, questo mondo non ha un unico modello femminile, per cioè era giusto disegnare con fedeltà una nuova bambola. Serebbe interesante pure fare un modello orientale più avanti visto che il peso religioso è meno-.
Un studio fatto giorni fa mostra che il 70% delle bimbe tra 5-12 anni preferiscono la nuova bambola per si similitudine. Mostrando questo dato la felicità delle nuove generazioni al ottenere un giocatolo che ripresenti loro stesse e no un esemplare di donna irreale e ambiguo.

Cannabis a Berlino.

Berlino, nel quartiere di Kreuzberg famoso per lo spaccio illegale aprirà il primo coffe shop, grande il consenso da parte dei cittadini stufi del degrado, “La politica di divieto degli ultimi decenni è fallita” con queste parole la verde Monika Herrmann spera di risanare il quartiere e aggiunge “E’ tempo di pensare a soluzioni inconsuete”.

Israel grows medicinal marijuana in Safed

La città si appresta a diventare la capitale europea per i giovani, tra concerti, eventi.  Pronta in un futuro non troppo lontano ad aprire il primo coffe shop, dove si potrà comprare e consumare liberalmente cannabis e i suoi derivati, il municipio ha pianificato di aprire in un primo locale nella zona di Görlitzer Park già nota come punto di riferimento dello spaccio illegale di stupefacenti, molto mal tollerato dagli abitanti locali, in questo quartiere infatti non erano nuovi episodi di risse e disordini.

görlitzer park

görlitzer park

Attualmente la legge vieta il commercio di sostanze stupefacenti, cannabis compresa. Dal 1994 il possesso di modiche quantità non è punibile per legge. Per il Land di Berlino la modica quantità è calcolata in 15 grammi. C’è però un paragrafo della legge sui narcotici secondo cui il divieto di vendita per la cannabis potrebbe essere abolito se ci fossero fondati motivi scientifici, o un preciso interesse pubblico. 

 

In un mondo dove sempre più paesi adottano la politica della legalizzazione, per combattere la criminalità, l’Italia sembra rimanere impassibile continuando la sua linea proibizionista,  anche sé il 60 % degli italiani sarebbe favorevole a legalizzare le droghe leggere, intanto le mafie accumulano anno dopo anno un fatturato annuale di circa cinquecento miliardi di dollari solo col traffico di stupefacenti. Pare proprio che in Italia la battaglia per la legalizzazione continuerà per molto tempo anche se già è in vigore il disegno di legge N. 3034  art3,2 “Non sono punibili la coltivazione per uso personale di cannabis indica e la cessione a terzi di piccoli quantitativi destinati al consumo immediato, salvo che il destinatario sia un minore di anni sedici.”

Torino: polizia a Palazzo Nuovo

Davanti palazzo nuovo

Torino, 4 dicembre. Alcuni giovani appartenenti al FUAN (Fronte Universitario d’Azione Nazionale) iniziano a distribuire volantini nell’atrio di Palazzo Nuovo, una delle sedi dell’università di Torino. Studenti di fazioni politiche opposte li attaccano, verbalmente e fisicamente, fino all’intervento delle forze di polizia: la violenza della carica è mostrata in un breve video, unica testimonianza certa. La polizia ha poi arrestato una ragazza dei centri sociali e uno studente spagnolo in Erasmus.

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Giappone, approvata la legge sul segreto di Stato

manifestanti a Tokyo contro la legge sul segreto di Stato

Il 6 dicembre la Camera Alta del Governo giapponese ha approvato un provvedimento di legge sul segreto di Stato, che prevede un inasprimento delle pene per i responsabili di fughe di notizie pertinenti alla difesa, alla diplomazia, all’antiterrorismo e alla sicurezza. I critici temono che la legge possa essere usata per ostacolare le rivelazioni pubbliche e imbavagliare i media. Fra gli oppositori, molti hanno sollevato la questione legata al disastro nucleare di Fukushima… Continua a leggere