Cascina Campazzo: un fortunato incontro tra campagna e metropoli

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ll Parco Agricolo del Ticinello

Se è vero che le campagne sono il giardino delle città, i cittadini milanesi della zona cinque potranno trovare il proprio giardino al Parco Agricolo del Ticinello, uno  spazio verde in fase di realizzazione compreso nella zona del Parco Sud, mirato alla conservazione dell’agricoltura e della biodiversità. Una zona dove lo sviluppo della città si concilia con la salvaguardia di un paesaggio rurale di origini antiche, sviluppato grazie al secolare lavoro di bonifica e canalizzazione svolto dai frati cistercensi nel Medioevo.

Le Marcite

Parte del Ticinello è la Cascina Campazzo, una realtà agricola di recente acquisita dal Comune di Milano, dove è prevista la ristrutturazione dei casolari per ospitare spazi di fruibili dai cittadini.

La famiglia Falappi, presente alla cascina da più di sessant’anni, produce foraggio per gli animali attraverso un’antica tecnica che ha fatto la storia dell’agricoltura milanese, la Marcita. Questa tecnica consente la coltivazione dei prati anche nel freddo invernale attraverso un sistema di prati irrigui.

Purtroppo quest’anno non sarà possibile vedere le Marcite, perché, come ci spiega amaramente Andrea Falappi, i canali che portavano l’acqua ai prati sono stati chiusi per la realizzazione dei lavori di Expo 2015.

Il latte appena munto                                                                                                                          

Attraverso le marcite si produce il foraggio che andrà ad alimentare gli animali della cascina, prevalentemente mucche da latte e vitelli. IIl loro latte è in vendita ogni giorno presso lo sportello “latte appena munto”, servizio unico a Milano, dove si può comprare il latte fresco alla spina portando la propria bottiglia. Un gesto di attenzione per l’ambiente che evita lo spreco dei contenitori in plastica.

Ma quali sono i vantaggi nel consumare latte appena munto? Innanzitutto si tratta di un alimento che conserva tutte le proprietà nutritive, è cremoso e dal gusto intenso, e dà la garanzia di un latte al cento per cento italiano.

E’ interessante il dato sui fruitori dello sportello che riporta Falappi: “il settanta per cento di loro sono stranieri, molti originari dei paesi dell’Europa dell’est. Si tratta di popolazioni più legate alla tradizione rurale e quindi abituate al consumo di alimenti non trattati, come il latte appena munto. Auspichiamo campagne informative che promuovano l’uso di questo ricco alimento anche tra i cittadini”. Una scelta di acquisto conveniente sia per i consumatori che per gli allevatori, perché il latte appena munto costa meno di quello imbottigliato del supermercato e quello che si paga supporta direttamente chi produce il latte e non la grande distribuzione.

 

Gloria Bellù

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