Erano oltre mille le persone presenti al funerale di Giuseppina Biella, la 72enne vittima dell’attentato al museo del Bardo a Tunisi. Le celebrazioni si sono tenute nella chiesa di Meda (MB), il paese di origine della donna. “I coniungi Senzani erano proprietari di una macelleria, li conoscevamo tutti in paese. Oggi ci stringiamo intorno alla famiglia per questa tragedia” racconta una vicina di casa della vittima, Marsela Koci. Secondo il racconto della testimone Giuseppina e il marito non avevano espresso alcun timore per il terrorismo islamico. Anzi “erano persone aperte, che amavano viaggiare”.
https://youtu.be/RmtGDZbCzBM
La tappa al Museo e i colpi di kalashnikov
Giuseppina Biella, con il marito Sergio Senzani e altri turisti, stava facendo una crociera nel Mar Mediterraneo, che prevedeva una tappa di visita a Tunisi e al museo del Bardo, teatro dell’attentato terroristico dell’Isis che ha messo fine alla sua vita. Erano da poco arrivati al museo del Bardo quando i terroristi hanno attaccato. La donna è stata raggiunta dai colpi di kalashnikov appena scesa dall’autobus nel quale viaggiava, insieme ad altri italiani. È morta quasi sul colpo, tra le braccia del marito, che è rimasto illeso.
Il rientro in Italia
La salma della 70enne di Meda è rientrata in Italia con un Boeing 767 insieme alle altre vittime: Orazio Conte, Francesco Caldara e Antonella Sesino. Ad accoglierle a Ciampino il premier Matteo Renzi che scrive su Twitter: “Ho condiviso con loro il dolore e l’abbraccio di tutta l’Italia”.