La recente scomparsa di Giuseppina Biella, nell’attentato di Tunisi lo scorso 18 marzo, ha sconvolto gli animi della cittadina di Meda in provincia di Monza e Brianza. La sig.ra Marsela Koci, sua vicina di casa, la conosceva bene, come tanti cittadini Medesi che si sono uniti al lutto dei familiari. Una persona attiva nella comunità, ex proprietaria di una salumeria insieme al marito Sergio, anche lui ostaggio durante l’attentato al Bardo. Lascia un grande vuoto la sua dipartita che ha gettato lo sconcerto su tutta la città.
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La gemella della Concordia
La nave da crociera Fascinosa, gemella della Concordia, era salpata il 15 marzo scorso da Savona. Il tour di 7 giorni prevedeva la sosta nei maggiori porti del mediterraneo tra cui: Palermo, Tunisi, Palma de Maiorca e Barcellona per poi rientrare a Savona. Una crociera che invece si interrompe a Tunisi per 13 passeggeri, 4 dei quali italiani: vittime dell’attentato Tunisino. A bordo molti altri italiani tra cui una scolaresca di Civitavecchia che ha scampato il pericolo, scegliendo di fare porto nella tappa successiva.
L’attentato al Bardo
Scesi a Tunisi la mattina del 18 marzo insieme agli altri compagni di viaggio, i 13 turisti italiani imbarcati sulla Fascinosa si avviano al Bardo, il più antico museo arabo del mondo. Durante la visita due Jihadisti in divisa militare irrompono armati di Kalashnikov nel museo, dopo aver crivellato un bus di turisti poco tempo prima. L’obiettivo principale del loro attentato pare essere il parlamento. I due uccidono 20 persone durante l’attentato, ferendone molte altre nello scontro a fuoco con la polizia locale nel quale sono rimasti uccisi.
La manifestazione dei 70mila
11 giorni dopo l’attentato la popolazione locale è scesa in piazza insieme ai capi di stato dei paesi delle vittime, per manifestare nuovamente contro il terrorismo. A poco tempo dagli attentati di Parigi, torna attuale il bisogno di manifestare contro la violenza dell’estremismo islamico. 70 mila persone si sono radunate a Bab Saadoun, la piazza da dove è partita la marcia: quasi tutti tunisini, accompagnati da una consistente presenza internazionale. La grande affluenza di manifestanti ha costretto le forze dell’ordine ha un grande dispiegamento di forze, per prevenire eventuali disordini.
I Funerali di Giuseppina
A Meda intanto si piange Giuseppina, donna conosciuta e rispettata che amava viaggiare e che “era molto unita al marito” [cfr. M.K.]. Una delle 20 persone uccise il 18 marzo diventa la vittima che porta sulla soglia dei medesi il dramma del terrorismo e della guerra religiosa. Il 26 marzo si sono tenuti i funerali della donna, tra le lacrime e il cordoglio di tutta la comunità, che la ricorda con immenso affetto.