Il team di Norient presenta, dal 25 Novembre al 23 Dicembre al BASE Milano, Seismographic Sounds: Visioni di un nuovo mondo, una mostra audiovisiva (ma anche un libro e un progetto di ricerca continua) che indaga i cambiamenti apportati dalla digitalizzazione alla produzione artistica e culturale di tutto il mondo, curata da Thomas Burkhalter, Hannes Liechti e Theresa Beyer.
Protagonista la musica, soprattutto quella che parte “dal basso”, che, come un sismografo rileva i movimenti del sottosuolo, si fa strumento di analisi della temperie culturale, sociale e artistica di oggi.
Intervista a Manuela Barone, referente di Norient per l’Italia e curatrice locale dell’esposizione al BASE.
Dal 13 Gennaio all’ 11 Febbraio 2017 l’esibizione si sposterà da Milano a Berna (Svizzera).
Seismographic Sounds: musica e movimenti tellurici
I creatori – Norient è un collettivo internazionale con sede a Berna, diretto da Thomas Burkhalter, che indaga i suoni locali e globali e si interroga sulla posizione dell’artista nel mondo di oggi: un esteso network di artisti, giornalisti e accademici che vuole essere una finestra sulla produzione musicale contemporanea.
Norient vuole orientare e disorientare i suoi lettori e mai dare un’unica chiave di lettura. L’intento è proprio quello di fornirne talmente tante che poi ognuno possa arrivare ad avere un’idea propria.
(Manuela Barone – Team Norient Milano)
Il progetto di Seismographic Sounds – Nel 2013 Norient ha richiesto a musicisti, DJ, giornalisti e blogger del network di inviare i video musicali preferiti del momento nei loro rispettivi paesi.
L’analisi e la catalogazione del materiale raccolto ha rilevato la ricorrenza di sei principali argomenti che accomunavano trasversalmente i vari paesi, i generi e le provenienze musicali: il Desiderio, l‘Esotico, l’Appartenenza, la Solitudine, la Guerra e il Denaro, che costituiscono il filo conduttore dell’indagine di Norient.
Il libro e l’esposizione – La ricerca, che ha coinvolto 250 musicisti, sound artist, DJ, blogger e accademici provenienti da più di 50 paesi del mondo, si è concretizzata in un libro, Seismographic Sounds – Visions of a New World, edito da Theresa Beyer, Thomas Burkhalter e Hannes Liechti, e in una mostra audiovisiva che in Italia ha trovato il proprio spazio al BASE di Milano: un luogo sempre più importante per il fermento culturale della città, “un grande contenitore per un grande contenuto”.
Oltre i confini – Ciò che rende unica e stimolante l’indagine di Norient per Seismographic Sounds sta nella sua multidisciplinarietà, che nell’esposizione si traduce in multimedialità, e nell’aver scelto di parlare di musica in un contesto privo di barriere geografiche e concettuali, dando uno scossone alla tradizionale concezione di hit, portando alla luce il potenziale creativo e l’arricchimento apportato da forme di espressione al di fuori dell’immaginario occidentale legato alla produzione musicale e artistica.
The question is: can there be seven billion different forms of expression? I guess so. The bedroom is a great and safe place to test this out, so go ahead.
Antye Greie-Ripatti aka Poemproducer, musicista (Finlandia)