Il giorno 11 Marzo 2017 l’associazione Coderdojo di Mediglia ha organizzato una sessione di programmazione informatica destinata a bambini e ragazzi. La sessione si è svolta presso i locali della biblioteca comunale di San Giuliano Milanese ed i ragazzi alla presenza dei genitori e dei tutor si sono cimentati in tre diversi progetti: la creazione di un videogioco, di una pagina web, la programmazione di robot, il tutto in un’ atmosfera stimolante e divertente e in un ambiente etereogeneo. In un panorama formativo generalmente rappresentato da corsi a pagamento, Coderdojo rappresenta una vera opportunità di formazione gratuita alla portata di tutti indipendetemente da genere, estrazione sociale, religione, razza, credo o orientamento sessuale.
La nascita di Coderdojo – Tutto nasce sei anni fa, il 23 luglio 2011, dall’iniziativa di James Whelton, uno studente con la passione per la programmazione che volendo trovare altre persone come lui appassionate di informatica, organizza il primo computer Club presso il National Software Centre della città di Cork. Da allora non solo ha organizzato altri incontri, ma ha anche allargato l’idea ed insieme all’imprenditore Bill Liao ha creato Coderdojo, il network di club senza scopo di lucro finalizzato a insegnare la programmazione a bambini e adolescenti.
I numeri – nel 2016 in 65 paesi si sono registrati 1100 Dojo attivi. Ogni sessione ha visto una partecipazione media di 27 ragazzi, di cui il 29% di genere femminile e con una età media di 11 anni.
La mission di Coderdojo – I due fondatori hanno immaginato un mondo in cui tutti i bambini e ragazzi dai 7 ai 17 anni, indipendentemente da genere, estrazione sociale, religione, razza, credo o orientamento sessuale, abbiano la possibilità di imparare la programmazione in un ambiente divertente, sicuro e in modo gratuito.
I motti di coderdojo – Sii in gamba aiutare, condividere, incoraggiare, cooperare, essere gentili è molto COOL! Fare i bulli, mentire, perdere tempo e non lasciar lavorare gli altri non è per niente cool! Chiedi a tre poi a me sprona a trovare da soli la soluzione ai problemi, chiedendo ad internet, ai colleghi e solo dopo chiedere aiuto ai mentori. Se lo crei ci puoi giocare stimola ad essere creativi, ad essere autori del proprio gioco e a non subire passivamente la tecnologia sviluppata da altri.
Il modello di coder Dojo – è basato su un modello open source, ciascuno è incoraggiato a condividere le proprie idee e a suggerire miglioramenti. Anche il software utilizzato è gratuito, i linguaggi tra i quali è possibile scegliere sono Scratch, Python, HTML/CSS, JavaScript, AppInventor, Arduino, RaspberryPI.
L’organizzazione di un Coderdojo – è demandata ai genitori che abbiano un po’ di spirito di iniziativa. I ragazzi sono stimolati a lavorare in gruppo, ad essere responsabili dei loro progetti, a procedere per tentativi ed errori ed infine ad imparare. Il movimento promuove la realizzazione di ambienti di apprendimento destrutturati dove sono gli stessi partecipanti a scoprire come utilizzare le risorse a disposizione, affiancati da mentors che ricoprono il ruolo di facilitatori. Si pone un particolare focus sulla collaborazione e sul lavoro di squadra.