Molti i cambiamenti che verranno messi in atto a Milano in vista di Expo 2015 e tra i progetti di cui si parla da tempo e che ora potrebbe realizzarsi c’è l’ascensore per il Duomo. Il progetto attuale prevede l’inserimento di una torre in tubi d’acciaio alta 70 metri che corre lungo la facciata della cattedrale senza toccarla, se non all’approdo in cima. All’interno, due navette trasparenti per trasportare 21 persone alla volta.Una struttura per facilitare a tutti l’accesso alle guglie della cattedrale ma che ha diviso la Soprintendenza e il parere dei cittadini.
Un ascensore in più sul Duomo che conduca i turisti alle terrazze panoramiche: questa è l’idea della Veneranda Fabbrica per Expo 2015.
Il traliccio della struttura verrà costruito con tubolari metallici spessi 14 centimetri, con un sistema di anelli e tiranti per assicurare solidità all’installazione. Le cabine di cristallo si fermeranno sotto il terzo ordine di guglie, a 48 metri d’altezza, mentre il traliccio sarà fissato a un “dado” di cemento armato alto 70 centimetri, a sua volta ancorato a 32 pali che sprofondano nel terreno, che in quel punto non è roccioso, quindi perforabile.
Questo il progetto presentato a Palazzo Marino dall’architetto Paolo Caputo, a cui va la paternità dell’opera, per il nuovo ascensore di cristallo che, durante i sei mesi dell’Expo, dovrebbe trasportare i turisti sulle terrazze della cattedrale, già oggi visitate da 800mila persone all’anno.
Un’operazione che la Soprintendenza per i Beni Architettonici però ha già bocciato due anni fa e che Guido Artioli ha di nuovo respinto definendo il progetto «problematico e inopportuno per una zona così delicata».
Nonostante la bocciatura della Soprintendenza, in commissione Cultura si è tenuta la prima presentazione ufficiale dei disegni tecnici dell’opera, con Gianni Baratta, alto dirigente della Fabbrica del Duomo, che ha spiegato: «Il progetto è completo, realizzato tenendo conto delle preoccupazioni avanzate dalla soprintendenza. Sarà a costo zero per la collettività, potrà essere rimosso a fine evento, c’è il via libera dei vigili del fuoco e della metropolitana. A questo punto o arrivano le autorizzazioni necessarie, oppure lasciamo alle istituzioni la responsabilità di aver ucciso un progetto necessario per garantire la fruibilità del monumento da parte dei turisti».
L’ascensore, che verrà a costare 4 milioni di euro, sarà finanziato da sponsor privati a condizione dell’esposizione della pubblicità durante il periodo del cantiere e il 20% degli introiti derivanti dai biglietti.
Per quanto riguarda i tempi di costruzione, il direttore tecnico della Veneranda Fabbrica, Benigno Morling, ha dichiarato: «L’ascensore sarà smontabile, nel caso le istituzioni ritengano che questo debba essere un intervento provvisorio. Il cantiere durerà otto mesi e sarà a basso impatto, col traliccio realizzato in officina, sezionato in nove parti e assemblato con saldature in Duomo. Grazie alle due “scatole” di vetro trasparenti i turisti, salendo, avranno la sensazione di fare una passeggiata architettonica in verticale».
In cima è prevista una pedana per permettere ai disabili la visione della città dall’alto con un percorso apposito.
Inoltre, per far fronte alle perplessità della Soprintendenza, la struttura invece che sorgere sul lato di Palazzo Reale, dove gli scavi sarebbero stati pericolosi, verrà costruita davanti all’attuale ascensore.