GRANDE BASKET PER “L’NBA CHRISTMAS DAY”

Le stelle più luminose della NBA illuminano la notte di Natale. Anche quest’anno, l’NBA Christmas Day si è rivelato un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di basket di tutto il mondo. Un programma densissimo di partite ha visto contrapposte le migliori squadre della costa Ovest e della costa Est degli Stati Uniti. A partire dalle 18 (ore italiane) sino quasi alle 7 del mattino dopo, sono scese in campo, nell’ordine: Milwakee Bucks contro New York Knicks, Oklahoma City Thunder contro Houston Rockets, Boston Celtics contro Philadelphia 76ers, Golden State Warriors contro Los Angeles Lakers e Utah Jazz contro Portland Trail Blazers.

COME SONO ANDATE LE PARTITE

Se tutti gli altri campionati professionistici americani si concedono una sosta per celebrare le feste natalizie, l’NBA ne approfitta per sfoggiare il suo meglio proprio nel giorno di Natale. Le partite dell’Nba Christmas Day 2018, che offrivano svariati punti di interesse già a bocce ferme visti i protagonisti coinvolti, non hanno deluse le aspettative.

New York Knicks-Milwakee Bucks 95-109

Nello storico palcoscenico del Madison Square Garden di New York, i Knicks (detentori solitari del primato per partite di Natale disputate, 53) devono arrendersi alla squadra rivelazione dell’anno. I Milwakee Bucks, trascinati dall’ennesima prestazione sopra le righe del greco Giannis Antetokounpo (30 punti e 14 rimbalzi) controllano il match sin dalle prime battute, per poi scappare nel terzo periodo.

È grazie ad un terzo quarto concluso con un parziale tramortente di 36-22, che possono permettersi di amministrare, senza patemi, un vantaggio di 16 punti fino alla sirena finale. Per i Knicks, ancora privi della stella lettone Kristaps Porzingis, da segnalare la bella prova del rookie Kevin Knox, autore di 21 punti.

Houston Rockets- Oklahoma City Thunder 113-109

Ai Rockets serviva un gran finale di 2018 per riscattare il pessimo avvio di stagione. E così è stato. La vittoria sui Thunder conferma un assunto ormai inconfutabile: se James Harden è in serata, è capace di trascinare i suoi Rockets al successo contro chiunque. È proprio un entrata del barba, conclusa con la maledetta mano sinistra, a chiudere i conti di una partita equilibratissima.

I due punti in penetrazione contro le braccia protese di Steven Adams, numero 40 e 41 della partita di Harden, hanno messo tra le squadre un divario di 4 lunghezze, a solo venti secondi dall’azzerarsi del cronometro. Molti i motivi di rimpianto per i Thunder, che per il gioco espresso, hanno dimostrato per larghi tratti di poter meritare la vittoria.

Boston Celtics-Philadelphia 76ers 121-114 (OT)

Il terzo appuntamento della lunghissima giornata di basket dell’ NBA Christmas Day è probabilmente anche il più spettacolare. Da una parte il profondissimo roster dei Boston Celtics, dall’altra i giovani favolosi di Piladelphia, Ben Simmons e Joel Embiid, da poco affiancati da un’altra prima punta in cerca di gloria: Jimi Butler. Non sono bastati i quarantadue minuti regolamentari per decretare un vincitore. La partita, fatta di continui strappi, sorpassi e contro sorpassi, ha visto prevalere i padroni di casa solo dopo un supplementare.

In un match in cui entrambe le squadre hanno tirato con percentuali altissime (circa il 41%) si eleva al di sopra di tutto la prestazione di Kyrie Irving. La vecchia spalla di Lebron James a Cleveland ha messo in mossa tutti i colpi migliori del suo infinito repertorio offensivo, chiudendo la gara con un massimo stagionale di 40 punti. Di tutte le stelle NBA ad illuminare la notte di Natale, la sua è stata probabilmente la più brillante. Sul versante Sixers uno spento Ben Simmons e un “normale” Jimi Butler hanno lasciato il proscenio ad un incontenibile Joel Embiid (34 punti).

Golden State Warriors- Los Angeles Lakers 101-127

In una serata che sarà probabilmente ricordata per l’infortunio all’inguine di Lebron James, i suoi Lakers vincono con autorità sui Warriors campioni in carica. Anche in assenza Lebron per l’ultimo quarto e mezzo di gioco, i losangeleni mantengono compattezza, sotto la guida dei veterani Rajon Rondo (15 punti e 10 assist) e di un impeccabile Stevenson (11 punti in 11 minuti) .

Continua l’andamento altalenante dei Golden State Warriors: partiti ad inizio stagione con tutti i pronostici a favore, sembrano aver smarrito quella fluidità di gioco che solo fino a poche settimane fa la rendevano l’attrazione più mirabolante di tutta la giorstra NBA. Giorno di Natale completamente da dimenticare per Klay Thompson e Stephen Curry, mente Andre Iguodala torna quello di qualche anno fa, firmando un prova da tutto rispetto con 23 punti in poco meno di 28 minuti.

Utah Jazz- Portland Trail Blazers 117-96

Il ricco menu di partite natalizie termina con la vittoria senza storia degli Utah Jazz sui Blazers di Damian Lillard, alla fine migliore dei suoi con 20 punti segnati. Quando in Italia sorgeva il sole del giorno di santo Stefano, sul parquet di Saint Lake City i padroni di casa, grazie ad una perfetta protezione del pitturato da parte di Rudy Gobert (7 stoppate) e alla solita regia illuminante di Ricky Rubio (14 punti) agguantavano il terzo successo nelle ultime quattro gare. Un bel modo per onorare il ritorno in campo nel giorno di Natale, che mancava ai Jazz da ben venti anni.

UN’EDIZIONE DAGLI OTTIMI ASCOLTI

Inutile nascondere che l’NBA Christmas Day rientra all’interno di  una manovra commerciale che porta dei considerevoli introiti alla lega, e a tutte le squadre coinvolte. Non a caso, in questa fase del calendario della stagione si cercano di collocare incontri di grande interesse pubblico. Anche se quest’anno non è successo, spesso e volentieri a Natale si sfidano le squadre reduci dalle finali NBA, dando una sorta di occasione di rivincita alla perdente, o di conferma per la compagine detentrice del titolo.

Nell’edizione 2018, ad esempio, dal punto di vista degli ascolti televisivi sono state fatte registrare cifre di tutto rispetto. Le cinque partite hanno avuto un ascolto medio di 5.8 milioni di spettatori negli Stati Uniti, con un incremento del 14% rispetto all’anno scorso. Mentre la partita più seguita, quella tra Lakers e Warriors, ha fatto rilevare un picco di 10.8 milioni di spettatori sintonizzati. Numeri di questo tipo non si ottenevano dall’ormai lontano 2011.

 

LE STAR E UN CONCETTO OPINABILE DI “MODA”

L’NBA sa offrire uno spettacolo esaltante in tanti modi, sia fuori che dentro il campo di gioco. Un’abitudine molto condivisa dai giocatori, per cui destinano grosse fette degli stipendi milionari, è quella per i vestiti e gli accessori. Nell’NBA Christmas Day, in cui le stelle sanno di avere ancora più occhi puntati addosso, gli ingressi al palazzo diventano delle vere e proprie passerelle su cui sfilare, con esisti più o meno felici. Per farsi un’idea, basti guardare come si sono mostrati nel pre-partita James Harden e colleghi…

Il look delle stelle dell'Nba Christmas Day

NBA CHRISTMAS DAY, CENNI STORICI

Con quella appena conclusa, la tradizionale sessione di partite natalizie spegne la sua settantesima candelina. La prima edizione risale, infatti, al lontano 1947, quando l’NBA era solo al suo secondo anno di esistenza. Da allora si è sempre giocato il giorno di Natale, fatta eccezione per la stagione 1998-1999. A causa del così detto Lockout, il campionato iniziò soltanto a febbraio.

Il primo storico match vide contrapposti i New York Knicks ai Providence Steamrollers. Il record di punti segnati da un giocatore singolo nella notte di Natale è stato raggiunto da Bernard King, che nel 1984 fu capace di segnarne 60. Kobe Bryant è il giocatore col maggior numero di partecipazioni all’Nba Christmas Day (16) e Phil Jackson, suo allonatore ai Lakers, il detentore del maggior numero di panchine (20).

L’ITALIA SEGUE L’ESEMPIO

Basandosi sul modello statunitense, anche in Italia per la prima volta in assoluto, si sono disputate tre partite nella giornata di Natale. Per quello che è stato ribattezzato come il “Basket Day” dalle 17 alle 23 sono andati in scena tre diversi derby, quello tra Red October Cantù e Openjobmetis Varese, Aix Exchange Milano e Germani Basket Brescia, per finire con Virtus Segafredo Bologna e Grissin Bon Reggio Emilia.

A detta del sito ufficiale della Legabasket Serie A, l’esperimento è risultato molto più che positivo. Circa 18.000 i biglietti venduti, e un complesso di 140.000 spettatori sintonizzati sulla rete televisiva di Eurosport, che proprio a Natale ha fatto registrare il proprio record di ascolti stagionale.

di Luca Leone

 

 

 

 

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Luna, oggi 3 gennaio 2019 la sonda Chang’e 4 è sbarcata sul lato oscuro della Luna alle 10.26 (3.26 ora locale).
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