L’Europa League chiama, il Milan risponde riempiendo San Siro

ll Milan è pronto per rituffarsi nell’Europa League. Giovedì 8 marzo è in programma l’andata degli ottavi di finale con l’Arsenal. Sono previsti 70.000 tifosi attorno a San Siro per la sfida internazionale. Come ha reso noto la società rossonera, sono già stati venduti oltre 67mila biglietti e il clima attorno allo stadio fa pensare che i numeri continueranno a salire.

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L’anno dei “non-Mondiali”

Quest’anno si tengono i Mondiali di calcio e l’Italia, per la prima volta dal 1958, non si è qualificata. Niente mano sul cuore ed espressione solenne davanti al televisore per gli appassionati del pallone. Niente serate in compagnia per tutti quelli a cui piaceva riscoprirsi portatori di un patriottismo sano ed unificatore. Niente rigori, ne’ delusioni, ne’ speranze. Quest’anno l’unica soluzione è abbracciare una squadra nuova, una cultura diversa e convincersi che vada bene così. Cosa ne pensano gli italiani? Guarderanno lo stesso i Mondiali?

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Beppe Viola, un mito da ricordare

Martedì 27 Febbraio si è tenuto a Milano, all’ auditorium Stefano Cerri di Lambrate, un seminario sulla figura di Beppe Viola, mito del giornalismo sportivo italiano. Alla conferenza hanno preso parte amici, colleghi e una folta schiera di giornalisti importanti, tra cui Gianni Mura, Marco Pastonesi e Bruno Pizzul, Sergio Meda, Giorgio Terruzzi. La figura di Beppe Viola non ha mai smesso di ispirare chi si vuole affacciare alla scrittura sportiva e per questo “l’Ordine dei giornalisti della Lombardia” ha voluto omaggiare con questo evento la sua figura.

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Museo del Calcio “Stringa d’Oro”: l’Olimpo del calcio a Milano

Il 15 Dicembre 2016 è stato inaugurato il Museo del Calcio Stringa d’Oro all’interno della Galleria Vittorio Emanuele di Milano. Nato grazie ad un’idea dell’imprenditore Alessandro Rosso, il museo vanta una superficie di 400 metri quadrati, all’interno della quale vengono conservati trofei, magliette e scarpe originali indossate in campo dai 25 migliori campioni negli stadi più importanti del mondo.

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Sopravvive ai Lager con il calcio

E’ la storia di Ferdinando Valletti, operaio dell’Alfa Romeo e calciatore del Milan, che nel marzo del 1944 venne arrestato e successivamente deportato nei campi di sterminio tedeschi.  

VALLETTI GIUSTA

Nel marzo del 1944 gli operai dell’Alfa Romeo del Portello di Milano diedero vita ad uno sciopero contro il regime nazi-fascista che pagarono con l’arresto e la conseguente deportazione nei campi di sterminio. Tra questi c’era Ferdinando Valletti, all’epoca calciatore del Milan, che trascorse un anno nei Lager di Mauthausen e Gusen dai quali tornò vivo.

LA STORIA DI FERDINANDO VALLETTI – Era il marzo del 1944 quando diversi operai dell’Alfa Romeo del Portello di Milano, furono arrestati e successivamente deportati nei campi di concentramento tedeschi a fronte della loro resistenza al regime. Tra questi c’era Ferdinando Valletti, calciatore del Milan (squadra con cui ha giocato nelle stagioni 1942/1943,1943/1944) al quale non fu perdonato di aver distribuito volantini per conto del movimento operaio in agitazione. Fu prelevato e trasportato prima nel campo di concentramento di Mauthausen, poi in quello di Gusen dove si ridurrà a pesare appena 40 chili. Nonostante le condizioni di vita all’interno dei Lager fossero estreme, Valletti si salvò e ci riuscì grazie al calcio. Le milizie di vigilanza nazista organizzavano spesso partite di pallone tra soldati e a volte anche con prigionieri. Proprio in una di queste occasioni, il lavoratore dell’Alfa ebbe l’opportunità di sostituire un giocatore della formazione delle SS e, grazie alla sua prestazione, si guadagnò così la possibilità di lavorare come addetto alla distribuzione di bucce di patate ai prigionieri del campo. Ferdinando Valletti, una volta tornato a casa, ha continuato a lavorare al Portello ed è morto a Milano nel 2007 dopo una lunga malattia.

L’INIZIATIVA – La zona del Portello di Milano (una volta sede dello stabilimento cittadino dell’Alfa Romeo) diventerà un luogo della memoria e sarà dedicato agli operai (tra cui Ferdinando Valletti) della nota casa automobilistica italiana che durante la II Guerra Mondiale vennero deportati nei campi di sterminio nazisti a seguito del loro impegno sindacale contro le restrizioni imposte dal regime. Lo Spi (Sindacato Pensionati Italiani) con l’appoggio dell’Anpi, ha portato avanti un progetto, chiamato ‘Percorso alla memoria del lavoro’, che è stato avallato dal Comune ed è tuttora in fase di realizzazione.