Davide Cavalleri è uno dei tanti ragazzi italiani che ogni anno decidono di andarsene per fare un’esperienza all’estero. Ma il suo percorso è molto particolare, una Missione speciale.
Davide decide di portare il suo aiuto, come missionario laico fidei donum, a Viloco, paesino della Bolivia a circa 4500 di altitudine. Uno di quei luoghi del Sudamerica in cui la povertà è ancora un problema concreto e costante.
Dopo quasi un anno e mezzo è tornato in Italia per un mese e in questo breve tempo abbiamo deciso di intervistarlo, per conoscere meglio questo suo viaggio e le motivazioni che spingono un giovane a fare una scelta così radicale.
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Cannabis Light e giovani: valida alternativa o buco nell’acqua?
La canna che non sballa e rilassa è arrivata in Italia.
Si chiama Cannabis Light ed è perfettamente legale: presenta un contenuto di THC inferiore allo 0,6 % (soglia limite secondo la legge), ma alti livelli di CBD, un cannabinoide legale con importanti effetti ansiolitici e sedativi.
È acquistabile sia online che nei negozi.
Buona la risposta del mercato durante il primo mese di vendita, ma i consumatori sono per lo più over 35.
Cosa ne pensano invece i giovani? La Cannabis Light può essere davvero un’alternativa alla marijuana illegale?
Lo abbiamo chiesto ai ragazzi milanesi.
Senza riconoscimenti le scuole di musica moderna.
L’appello, presentato dall’associazione “SOS Musicisti”, è stato aggiornato l’1 dicembre 2016: la questione riguarda il riconoscimento regionale delle scuole di musica moderna, che attualmente non vengono certificate né supportate (economicamente e didatticamente) dalle regioni italiane.
Netflix: scusate il ritardo!
Il 22 ottobre è sbarcato nel nostro paese Netflix, il portale per la visione in streaming di film e serie tv. Con più di 50 milioni di abbonati in tutto il mondo, si appresta a rivoluzionare anche il mercato italiano.
Le offerte di abbonamento, dopo un primo mese di prova, vanno da un minimo di 7.99 a 11.99 €, inferiori quindi a tutte quelle delle altre pay tv presenti nel nostro paese, e perfino più economica del canone Rai.
Cosa può impensierire allora l’espansione del colosso statunitense? Cambierà il modo degli italiani di guardare la televisione?