La Rivolta del Pane: sindacati e panettieri contro la vacanza contrattuale

Portare a casa il pane è da sempre sinonimo di lavoro e di guadagno, nonché di dignità. Ma è forse dignitoso per i lavoratori del pane dover sopportare due anni di vacanza contrattuale? I sindacati e i panettieri si sono riuniti il 12 Dicembre davanti alla Casa del Pane in Corso Venezia per dimostrare il loro sdegno. Alla manifestazione hanno partecipato delegazioni provenienti da tutto il territorio.

Scioperi dei trasporti: la parola agli utenti

Tra gli scioperi che hanno una maggiore ricaduta sull’utenza, quelli dei trasporti sono i più temuti. Considerate le agitazioni dell’ultimo periodo, abbiamo voluto sondare qual è l’umore dei cittadini di Milano. La nostra vox ha luogo il pomeriggio del 18 dicembre in piazzale Cadorna, a distanza di quattro giorni dall’ultimo sciopero Trenord e a due da quello ATM e Ferrovienord.

Le motivazioni che spingono i lavoratori del settore dei trasporti a protestare derivano da questioni irrisolte da tempo. Sono infatti già previsti nuove interruzioni dei servizi.

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Nei lager per aver scioperato

Il comune di Milano ricorda gli operai dell’Alfa deportati nel 1944

http://youtu.be/85wGhHqhbDI

Era il 1 marzo del 1944 e gli operai del nord, stanchi e provati dalla guerra, indissero uno sciopero generale di protesta contro il regime fascista. Mentre era in corso l’offensiva tedesco-fascista contro le formazioni partigiane, il Comitato di agitazione del Piemonte, Lombardia e Liguria aveva proclamò lo sciopero generale in tutta l’Italia occupata. Migliaia di lavoratori delle fabbriche del triangolo industriale scesero in piazza, forti della ritirata fascista, per rivendicare i propri diritti e il proprio disappunto. Nei giorni che seguirono la mobilitazione, centinaia di scioperanti vennero arrestati dalle SS e dalla polizia fascista, reclusi e, alcuni di loro, deportati presso i campi di concentramento nazisti di Germania e Polonia. Tra questi una quarantina di operai dell’Alfa Romeo, azienda automobilistica simbolo di Milano e del Portello, deportati a Mauthausen/Gusen. Soltanto cinque di loro riuscirono a ritornare a casa.

Milano sta cambiando la sua fisionomia ma vuole ricordare quegli operai che nel marzo 1944 pagarono con la vita il proprio impegno sindacale. Il Portello non vuole dimenticare. Lo SPI/CGIL, Sindacato Pensionati Italiani, infatti, ha proposto al Comune di Milano l’intitolazione di alcune vie che compongono il nuovo complesso residenziale e commerciale sorto negli ultimi anni al posto della fabbrica, alla memoria di persone, luoghi e momenti storici determinanti per il Portello. La proposta prevede, inoltre, la creazione di un “Percorso del Lavoro”, attraverso il posizionamento di insegne e ceppi che permettano di ripercorrere la storia dei luoghi e dei fatti, e il posizionamento del monumento “L’uomo Libero” ideato dall’artista scultore milanese Mario Robaudi in cima alla nuova “collina verde”del Portello Nord.