MATITA UNA FORMA D’ARTE CONDIVISA SI E’ ESIBITA A BASE MILANO MERCILEDI’ 7 GIUGNO
MATITA, un innovativo team musicale si è esibito a BASE Milano, il 7 giugno scorso, in chiusura di serata in occasione della manifestazione dedicata a The Animation Slot, patrocinata da Milano Film Festival. L’ensemble MATITA si è esibito con i visual creati dal terzo anno del corso Multimedia della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti e con la partecipazione degli studenti della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Fondazione Milano sotto la direzione del Prof. Giuseppe Baresi, docente alla Scuola di Cinema, in gemellaggio con AGON, presso cui il progetto è in residenza.
Il live è stato a conclusione della serata di The Animation Slot, una maratona dedicata alla animazione italiana, cui hanno partecipato Ramona Mismetti, Virginia Mori, Beatrice Pucci ed i lavori di Virgilio Villoresi.
UN NUOVO CONNUBIO DI SUONI TRA MATITE E TASTIERA: NUOVE FORME DI MUSICA
Nell’atrio antistante i locali di BASE Milano, in via Borgognone 34, subito sotto ad uno schermo gigante, apprestato per l’occasione si sono esibiti Antonello Raggi al piano elettrico, Fabio e Luigi Bonelli a penne e matite, Susanna Tosatti a disegno continuo, e Fabio Valesini ai pennarelli. Si tratta di disegnare suonando e suonare disegnando, ed il pubblico è attivamente invitato a partecipare, in questa singolare forma d’arte aperta a tutti e capace di coinvolgere gli astanti di tutte le età.
Come spiegava Giuseppe Baresi, Docente di regia alla Scuola di Cinema Luchino Visconti, l’intuizione interessante consiste nel dare spazio e voce e soprattutto SUONO alle matite in mano ai partecipanti, che vengono “ascoltate, e il cui suono e ritmo si amalgama ed integra con quello di tastiera e batteria. Infatti i disegni sono effettuati su tavolette microfonate, che amplificano il suono delle matite, penne e pennarelli. L’atto di disegnare diventa ritmo, che produce segni e suoni.
Ideazione e realizzazione delle immagini e proiezioni multimediali sono a cura degli studenti della Civica Scuola di Musica: Vieri dalla Chiesa, Emanuele Giorgetti, Miriam Gregorio, Fabio Passerini.
Al tavolo allestito per la rappresentazione c’era posto per altre otto persone alla volta, reclutati, via via, tra gli spettatori.
MATITA UNA MUSICA APERTA A TUTTI
Nel corso della serata molti tra partecipanti, curiosi e spettatori si sono avvicinati curiosi al “complesso Sonoro”, partecipando al mini concerto improvvisato. Il Maxischermo riproponeva da vicino la parte grafica delle matite, e i loro variopinti colori.
Poi , a metà serata, è stata presentata una variante al tema: non si trattava più di dare “colore al suono”, bensì “suono al colore”, e si è cominciato a interpretare i colori dello schermo, interpretandoli attraverso i movimenti ed i suoni delle matite.
Questa seconda parte del “gioco sonoro” è stata ancor più goduta e partecipata dagli astanti, che in folto numero hanno continuato ad avvicendarsi ai tavoli di MATITA, fino all’ora di chiusura.
Abbiamo chiesto ad un ragazzo, tra gli spettatori, studente di pianoforte al conservatorio, quale fosse la sua impressione. Ci ha risposto che è un modo interessante di coinvolgere “tutti” – dai più grandi ai bambini più piccoli – a partecipare a una composizione artistica condivisa.
MATITA UNA MUSICA CONDIVISA
Riuscire a coinvolgere gli spettatori, in modo coordinato e creativo, per tutta una serata, puo’ essere considerato, già di per sé, un successo artistico degno di attenzione.
Volevamo chiedere ai creativi di MATITA se avevano già in programma “variazioni sul tema”, con altre iniziative, attraverso MATITA, con la partecipazione di strumenti ad arco , a percussione i fiati, ma, visto l’affollamento intorno alla “tavola da disegno”, non ci è stato possibile.
Confidiamo di riincontrarli, presto, i creativi di MATITA, ancora con pennelli, pastelli, archi, archetti e quanto ancora la fantasia possa permetterci di organizzare. Grazie MATITA!!
