Sopravvivi al progetto professionale

Noi studenti del primo anno non siamo ancora sopravvissuti al progetto professionale e quindi non possiamo ancora scrivere un manuale di sopravvivenza a riguardo. Ci affidiamo all’esperienza di Chiara Bricca, che ha avuto la cortesia di rispondere a tutte le nostre domande.

Il progetto professionale si può scegliere?

Viene offerta una rosa di possibilità, ma a differenza dello stage non si può presentare una propria richiesta di progetto. Quando poi il progetto viene assegnato si prendono i contatti con il cliente e in base alle indicazioni che vengono fornite, si cerca di capire bene le sue richieste. Poi si cerca di produrre un documento che sintetizzi le fasi del progetto, con degli abstract nelle due lingue di lavoro.

Quando si lavora al progetto professionale?

E’ previsto un giorno libero a settimana dedicato al progetto professionale, ma ognuno si può organizzare in base alle proprie tempistiche.

Hai trovato pesante conciliare studio e progetto professionale?

È fattibile. Gli esami del terzo semestre si conciliano bene con questo progetto. Inizialmente quando era arrivato l’orario abbiamo avuto paura, perché mostrava dei corsi che cominciavano la mattina e finivano la sera, senza pause. Molti però durano meno rispetto a un normale corso accademico e finiscono ancora prima che si inizi a lavorare per il progetto professionale.

Come si articola la discussione del progetto professionale?

Una volta scritto il documento del progetto professionale, questo viene inviato a Strasburgo. Si prepara una presentazione di una decina di slide e si hanno a disposizione circa dieci minuti per esporre il progetto. Poi si risponde alle domande della commissione (sia in italiano che nelle altre due lingue di lavoro). Le domande possono essere di vario tipo, dal riassunto del progetto in un’altra lingua all’approfondimento di un aspetto importante. Dipende dai professori presenti. La commissione è composta dai docenti di lingua, dal professor Rozza, da qualche altro docente del Dipartimento e da alcuni professori rappresentanti dell’Università di Strasburgo.

Per il progetto professionale è previsto un relatore, come per la tesi?

No. È però previsto un tutor, che è la persona alla quale ci si riferisce per delle dritte.

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