CaMu – de Volkskrant

Campert en CaMu

Dal 1996 al 2006 Remco Campert è stato la penna di un editoriale sul Volkskrant, una delle maggiori testate nazionali olandesi.
A seguito della partecipazione alla manifestazione Due Lingue su una riga a Milano nel 2003, ha voluto omaggiare i suoi ospiti con un articolo estremamente interessante:

 

Da “De Volkskrant” del 3 febbraio 2003

POESIA

Questo lunedì inizierò con una poesia.

Villa Nena
‘La facciata era sicuramente liberty.
Come onde apparivano i balconi
verso il lago,
in parte nascosti dagli alberi.
Nella casa che è stata abbandonata
cigola la porta non chiusa,
della vecchia proprietà
non si hanno notizie da tempo.
È rimasto nel quadro alla parete
un documento del ’43,
un attestato che la signora è cittadina straniera
sotto la protezione del Consolato.’

La Guerra non è mai molto lontana, ovunque si trovi in Europa.

La scorsa settimana sono stato qualche giorno a Milano, per via della poesia, e questi versi sono del poeta milanese Giampiero Neri, uno dei tre poeti italiani con cui sono invitato all’Autitorium Lattuada in Corso Porta Vigentina.
Per quanto adesso non mi trovo più lì, scrivo lo stesso quest’indirizzo, perché mi piace come suona.
Ho letto tra l’altro una poesia che si intitola gennaio 1943. Anche agli altri la guerra ha lasciato il segno. Una poesia di Giancarlo Majorino portava il titolo grave di Achtung e in una poesia di Ermanno Krumm è passata l’ombra della guerra: ‘Non bombardano più la diga’.
C’era bel tempo a Milano, cielo blu, sole splendente. L’accoglienza della coppia che mi ha ospitato è stata grande. Tuttavia c’era anche quella stupida guerra.
E il miracolo, se miracolo si può definire, che quattro poeti diversi avevano la guerra in comune (coi relativi pensieri, e ricordi).

Neri: Figura
‘In quella parte del campo
vicino al deposito di legna
si era levata una figura indistinta,
come una macchia più scura
nel buio della sera,
sembrava un cane che volava sopra i tetti.’

Remco Campert