Perché Grunberg divenne uno scrittore? O meglio… come?

“I was very bad in socialising with other people. I hated making phone calls. That’s why I wrote letters to everybody I had to phone, or I thought I had to phone. My letters became longer and longer. I nver thought about myself as a writer. Once I thought of myself as an actor, and that was painful enough. One day a Dutch publisher asked me to write the stories down I had just told him. That’s how Blue Mondays started”.image1

Non ero bravo a rapportarmi con gli altri. Odiavo telefonare. Questa è la ragione per cui scrivevo delle lettere a tutte le persone che dovevo telefonare, o pensavo di dover telefonare. Le mie lettere diventavano sempre più lunghe. Non mi sono mai visto nei panni di uno scrittore. Una volta ho pensato a me stesso come attore, e fu più che sufficientemente doloroso. Un giorno, un editore olandese mi chiese di mettere per iscritto le storie che gli avevo appena raccontato. Ecco come è cominciato “Lunedì Blu”.

Fonte: http://www.arnongrunberg.com/about#l3

 

E quali sono state le sue figure di riferimento? A chi si è ispirato? Chi lo ha maggiormente influenzato?

Marek Hłasko, J.M. Coetzee, Isaak Babel, Turgenjev, J.D. Salinger, Heine, Flaubert, Gogol, Karel van het Reve, Astrid Lindgren, Frans Kellendonk, Dostoevsky, Albert Camus, Cervantes.

Un’altra figura di riferimento è anche Karlsson on the Roof, il personaggio di un libro per bambini inventato dall’autore svedese Astrid Lindgre. E’ stato tanto importante per lui che l’ha paragonato ad uno dei più grandi eroi nella storia della letteratura.

Cos’altro? Arnon trae ispirazione da tutto quello che ha letto e da quello che ha odiato.

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