Adotta una parola – L’iniziativa per tutelare l’italiano “in via d’estinzione”

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Oggigiorno l’interferenza nella lingua italiana di parole mutuate dalle lingue straniere è una realtà ormai assodata.
L’idioma corrente di casa nostra s’infarcisce sempre più di termini angloamericani, la maggior parte dei quali sarebbe perfettamente traducibile nella nostra lingua madre. Tali termini sono spesso superflui o usati in maniera scorretta, spesso al limite del ridicolo.
Fatta eccezione per alcune terminologie tecniche la cui versione inglese è pressoché d’obbligo, è una debolezza tipicamente italiana quella di stravolgere la parlata e, fatto ancora più riprovevole, la scrittura, attraverso l’impiego degli anglicismi più diffusi.
È interessante notare come questo fenomeno coinvolga in primissima istanza il linguaggio dei social network, i cui fruitori principali sono i giovani, i più inclini a “modernizzare” la lingua attraverso l’uso di abbreviazioni, storpiature e parole inglesi.
E è così che parole come “postare” (dall’inglese to post: imbucare, spedire) o “taggare” (dall’inglese to tag: etichettare) sono entrate in modo pressoché virale nella conversazione quotidiana.
Parallelamente alcune parole italiane stanno entrando velocemente in disuso e corrono il rischio di essere cancellate dai dizionari perché quasi nessuno, ormai, le utilizza.
Per tutelare l’italiano che scompare la Società Dante Alighieri, che dal 1889 si propone di diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo, ha lanciato l’iniziativa Adotta una parola.
In collaborazione con quattro dizionari d’italiano (Devoto Oli, Garzanti, Sabatini Coletti e Zingarelli) ha selezionato le parole in via d’estinzione nella nostra lingua.
Chiunque  abbia interesse a salvaguardare l’idioma del Bel Paese può scegliere una parola, adottarla e diventarne il custode per un anno, impegnandosi a promuoverne l’utilizzo, segnalarne abusi e registrare nuovi significati. L’aspirante custode deve inoltre specificare la motivazione della scelta e sottoscrivere una dichiarazione simbolica d’impegno: in cambio, riceverà un certificato (digitale) di adozione.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con Corriere.it, che ha scelto venti parole “a rischio di estinzione” e propone un gioco per valorizzarle: nel forum di Corriere.it i lettori potranno scegliere una parola e inviare una frase che la contenga e ne illustri il significato. Le frasi migliori verranno poi pubblicate.
Grazie a questa campagna, parole come calligrafico, contrito, diatriba, dirimere, emaciato, fandonia, fronzolo, stantio, fuggevolezza, leziosità, lusingare, narcisistico, perseveranza, presagire, propinare, sconclusionato, uggioso potranno tornare in uso e ritrovare la loro gloria perduta.

L’iniziativa è presente anche su Beatrice, il social network della lingua italiana.

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