Il Comunicato Stampa come una valida fonte

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È utile capire come relazionarsi con la stampa mettendo in chiaro fin da subito: cosa mettere nel comunicato stampa; oppure chiedersi: ma dov’è la notizia, a chi serve, la sto mandando alla persona giusta, che cosa ci può fare quella persona con questa informazione?!

Il comunicato stampa è semplice ma preciso e se riesco a fare centro con la mia notizia, sono a un buon punto di partenza. Se supero il primo round e offro tutte le info che servono al giornalista, è più probabile poi che il mio articolo venga pubblicato. Il giornalista sceglie la notizia più completa, quella sulla quale deve lavorare di meno, una notizia “unica”, meno comune. Il comunicato stampa, se fatto bene è un’informazione d’oro per il giornalista, poiché è facilitato nella stesura della notizia stessa.

In sostanza un CS per essere chiaro e soprattutto utile deve presentare le seguenti basilari caratteristiche:

  • DOVE succede quella cosa
  • QUANDO succede
  • CHI è coinvolto
  • CONTATTI – danno la possibilità al giornalista di avere qualche info in più

Il comunicato stampa deve rientrare in uno spazio piccolissimo, un massimo di tre righe, quelle dei giornali; ovvero: do’ tutta l’informazione compiuta per elementi stringatissimi e poi la esplicito ammodo. Smontare però un’informazione e impacchettarla in poche parole per semplificare la vita al giornalista durante la stesura della notizia, non è poi così semplice, ma ne può valere assolutamente la pena; ho la possibilità che proprio il mio CS venga preso in considerazione e diventi un articolo, tra tutte quelle migliaia di email (90% spazzatura), che il giornalista si ritrova nella casella postale ogni giorno.

Blocchi del comunicato stampa:

  • primo –> tutto il comunicato stampa
  • secondo –> amplio le info, divisione in paragrafi
  • terzo –> riprendo poi le medesime info e le sviluppo, faccio lo “spiegone”

Il comunicato stampa può anche essere lungo a patto che sia modulare, cioè blocchi di info in sé conclusi. Un CS una volta scritto è meglio che sia inviato al diretto interessato, com’è giusto che sia. Quindi capire i soggetti ai quali potrebbe incuriosire la nostra notizia, è fondamentale; è inutile mandare del materiale di cronaca a un giornalista sportivo. Non ha nessun senso l’invio massivo, come nella maggior parte dei casi. Faccio un invio che può avere tempi diversi, faccio io il recall, cioè un secondo invio o chiamo per sapere se il comunicato stampa è arrivato, inizio a creare una relazione con il giornalista in poche parole.

Il comunicato stampa infine, per diventare una valida deve essere: modulare, preciso, con un lessico specifico e indirizzato ad un pubblico giusto.

Un comunicato stampa può annunciare una notizia oppure comunicare un fatto già accaduto; quando annuncio una cosa posso/è meglio che alleghi per es. una locandina, un CV o alcune info sulla biografia del personaggio.

P.S. Mettersi nell’ottica di preparare un CS che sia già un possibile articolo, una “copia incollabile”, è un giusto e valevole inizio.

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