Ansia da public speaking? Ci pensiamo noi…

Settembre è arrivato e con lui si avvicina anche il giorno dell’Open Day, in cui #NoiDiComunicazione racconteremo le vicende della campagna pubblicitaria e della pubblicazione del nostro libro. Saremo dunque esposti all’ansia di dover parlare in pubblico… Cosa penseranno di me? Riusciranno tutti a seguire il mio discorso? Riuscirò ad essere interessante o il pubblico si annoierà? Queste sono solo alcune delle domande che affollano la mente di chiunque si accinga al public speaking.

Oggi più che mai, nel mondo del lavoro, così come in quello universitario, bisogna esporsi in pubblico: meeting, presentazioni, riunioni di lavoro… Che si tratti di una grande platea o di cinque colleghi, l’ansia sarà sempre lì con noi. Naturalmente, l’ansia sarà maggiore se non si è abituati a fare questo genere di cose: quando parlare in pubblico diventerà una costante, l’ansia diventerà più sopportabile, ma non è detto che sparisca del tutto.

#NoiDiComunicazione, durante le lezioni di Tecniche della Comunicazione, siamo stati messi faccia a faccia con il public speaking. Anche se il pubblico era molto ristretto e composto dai colleghi e dal professore, l’ansia, la paura e lo stress non sono mancate!

Allora, dato che sappiamo quanto sia problematica quest’arte della comunicazione, vogliamo condividere con voi alcune strategie da adottare per un public speaking di successo.

  1. Sgomberare il campo dalle ansie da prestazione. Abbiamo appena detto che l’ansia non ci abbandonerà mai, ma cercate di non farvi sopraffare, potrebbe rovinare tutto. Cercate, invece, di trasformarla in un’ansia “positiva”, che vi dia la carica per riuscire al meglio nel vostro intento.
  2. Fare l’indice di quello che state per dire. Il detto “chi ben comincia è a metà dell’opera” non sbaglia mai: un buon inizio sarà utile a convincere sin da subito il pubblico e a ottenere la sua attenzione. Iniziare bene ed elencare le cose di cui si parlerà, aiuterà il pubblico a seguire il vostro discorso e a concentrarsi su di voi.
  3. Essere chiari e precisi. L’attenzione del pubblico c’è fin quando non gli confondiamo le idee. Mentre parlate, cercate di seguire uno schema, un ordine sequenziale delle cose e, se necessario, non temete di ripetere più volte le cose o di fare un riepilogo ogni tanto, il pubblico ve ne sarà soltanto grato.
  4. Rispettare i tempi stabiliti. Se abbiamo a disposizione un tempo limitato e stabilito, è fondamentale rispettarlo. Se si continua a parlare per ore, per di più magari in prossimità della pausa pranzo o del coffee break, il vostro pubblico si sarà perso già da un pezzo, pensando a cosa vuole messo nel panino o al numero di caffè di cui ha bisogno. Abbiate sempre cura del pubblico!
  5. Concludere bene. Così come è importante iniziare bene, lo è altrettanto concludere. Molto spesso, quello che si è detto alla fine, sarà quello che il pubblico ricorderà di tutto il vostro discorso. Scegliete una buona conclusione, anche con un riepilogo veloce di quanto avete detto. Un suggerimento: se capite che le cose si stanno mettendo proprio male, il pubblico si annoia e sembra non capire nulla di quello che state dicendo, concludete…e alla svelta!

Pub speak 2

Queste sono cinque pratiche da seguire, valide per qualsiasi discorso in pubblico… Certo, non aspettatevi di diventare grandi esperti dell’ars oratoria dall’oggi al domani. Come per qualsiasi cosa, serve tanta pratica e tanto esercizio. L’importante è non lasciarsi condizionare da se stessi e dalle proprie paure o ansie, buttatevi e affrontate il pubblico!

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