Lezioni di lingua russa come non le avevo mai viste

La cara, vecchia lingua russa mi ha sempre accompagnata sui banchi di scuola sotto le sembianze di paura e panico. Il groppo in gola faceva capolino ad ogni lezione, al termine della quale sembrava mi avessero sbatacchiato peggio di una pignatta messicana. Oltretutto, sentivo di imparare poco e niente.

Quest’anno, però, è successo qualcosa di straordinario.

Iscritta al primo anno di Comunicazione Internazionale in Civica, le lezioni di russo sono diventate non solo momenti di divertimento, ma soprattutto di reale apprendimento della lingua.

Questo post si rivolge a tutti gli studenti di lingue che, come me, hanno frequentato lezioni sovraffollate e noiose, condotte da insegnanti poco stimolanti e (alcuni) capaci di farti sentire in colpa per ogni esercizio sbagliato (oh, magari io sono stata un po’ sfortunata, però ne ho sentite di storie simili). In particolare, si rivolge a tutti gli affezionati del cirillico e a chi ancora non lo è, ma lo diventerà presto.

In che modo? Frequentando le lezioni di lingua russa tenute dalla professoressa Irina Kukushkina.

Prima di tutto, non esiste più l’esercizio di stretching per arrivare a sedersi da qualche parte nell’aula, perché, in linea con le altre lezioni in Civica, il numero medio dei partecipanti si aggira intorno alla decina. Inoltre, non esiste più la corsa per il posto in fondo all’aula, i tavoli sono disposti a rettangolo o cerchio (a seconda delle preferenze geometriche della giornata) così che tutti riescano a guardarsi e interagire più facilmente.

La correzione degli esercizi assegnati non è solo momento di verifica delle competenze grammaticali, ma anche e soprattutto occasione di riflessione linguistica e di allenamento alla traduzione: si approfondiscono i significati dei termini a seconda dei contesti e spesso e volentieri si scatenano accesi dibattiti sulla correttezza o meno di resa in italiano (i campi semantici della nautica e dell’aeronautica riservano grandi soprese!); attraverso abili esercizi maieutici da parte della professoressa, si scopre di avere un vocabolario molto più esteso di quanto non si pensasse; infine, arriva il temuto momento del quizzone di traduzione dall’italiano al russo, il cui livello di difficoltà spazia da “Che tempo fa oggi?” a “Il catamarano, a causa della forte tempesta, si è irrimediabilmente incagliato e i soccorsi tardano ad arrivare.” E se ti capita una frase del genere e, molto probabilmente, non la sai, non cade il mondo! Tutti prendono parte al gioco con la propria traduzione, tra gli sguardi di approvazione e (spesso) di ilarità della professoressa.

Insomma, partecipazione collettiva, interazione tra gli studenti e alto livello di qualità di insegnamento sono le parole d’ordine di queste lezioni di russo, che ben si inseriscono nella dimensione didattica della Civica.

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