Coronavirus e traduzione: persi tra terminologie, lessici e aspetti culturali

di Hellmut Riediger

Coronavirus è ormai un dominio con le sue terminologie e i suoi neologismi, ma è soprattutto anche un fenomeno mediatico, multilingue e multiculturale. Una sfida per traduttori, interpreti e comunicatori interlinguistici.

The Economist ha calcolato che da gennaio a maggio il numero di pubblicazioni scientifiche sul tema “Coronavirus” è raddoppiato ogni due settimane. Nei media leggiamo e ascoltiamo virologi, epidemiologi, immunologi e politici, ma anche economisti, informatici, psicologi, filosofi, giuristi, sociologi, esperti di e-learning e complottisti… Un’epidemia di informazioni che come il virus si diffonde attraverso i canali più diversi, quali siti web istituzionali e privati, social media, giornali online, video, blog ecc. in tutte le lingue.

Coronavirus e traduzione: come tradurre la pandemia?

Fornitori di servizi linguistici, traduttori, interpreti e linguisti si trovano dinanzi alla sfida di come capire, rendere e tradurre i tanti nuovi concetti legati alla pandemia.
E si pongono domande quali:
• Coronavirus, SARS-cov-2 e Covid-19 sono sinonimi? Covid-19 è maschile o femminile?
• Dove trovare risorse terminologiche affidabili per tradurre termini come: contagi, paziente zero, tamponi, Antikörpertest, distanziamento sociale, dispnea, Herdenimmnunität o Herdenimmunisierung, home office, contact tracing, coronabond, Abflachung der Kurve, freiwillige Selbstisolation, Distance Learning, Risikogruppen, Inkubationszeit, Kurzarbeit, Ausgangssperre, Impfstoff…?
• Come tradurre concetti ed espressioni come: Händewaschen, Hamsterkäufe, infodemia, panicodemia, ante corona, post corona, Corona-Ferien, Corona-Krise, Corona-Party, covi-idiot, Verschwörungstheorien oppure hashtag come: #iorestoacasa, #andràtuttobene #ichbleibezuhause; #noirestiamoacasa” #WirBleibenZuHause #staythefuckinghome #jerestealamaison o #JeResteChezMoi; #yomequedoencasa …
• Come si distinguono i sentimenti, le percezioni, le paure delle persone dei vari paesi? Per esempio, perché durante la crisi, in Svizzera e Germania si faceva incetta di carta igienica e in Italia di farina?
• Come comunicano durante la crisi i governanti?
E tante altre ancora.

Come frutto di alcune ricerche sul tema Coronavirus e traduzione di queste settimane propongo una selezione di indirizzi da mettere tra i Preferiti.

Coronavirus e traduzione: pagine multilingui

Preziose fonti di consultazione per informazioni in più lingue sono le pagine informative sul nuovo Coronavirus di istituzioni come l’UE (lingue dell’Unione europea), dell’Ufficio federale della Sanità pubblica (lingue nazionali svizzere), dell’Alto Adige (tedesco, italiano, ladino), dell’Istituto superiore della Sanità italiano (italiano e lingue degli immigrati).

Coronavirus: risorse terminologiche

Lanciando una ricerca con le parole chiave “covid 19 coronavirus glossario lessico terminologia” o equivalenti in altre lingue, in rete si trovano ormai migliaia di glossari in tante lingue e combinazioni linguistiche. Tra questi anche le risorse realizzate dai servizi linguistici di alcune grandi istituzioni multilingui:
IATE (UE)
Il Centro di traduzione degli organismi dell’UE ha raccolto in un file scaricabile i link a 270 schede terminologiche multilingui del database terminologico IATE relative alla pandemia.
TERMDAT: le parole della pandemia (CH)
Nella banca dati terminologica dell’Amministrazione federale svizzera, sono disponibili numerose schede relative alla terminologia COVID-19, tutte in cinque lingue e aggiornate costantemente, riassunte in questo glossario PDF.

Eurac (Alto Adige)
L’Istituto di linguistica applicata di Eurac Research di Bolzano ha pubblicato un dettagliato glossario in italiano, tedesco e ladino (Val Badia e Val Gardena) con riferimenti anche alla terminologia del diritto comunitario e degli ordinamenti di Austria, Germania, Svizzera. Tutte le voci sono consultabili direttamente nella banca dati terminologica bistro.

Translation Bureau of Canada
Il Portale linguistico del Canada ha pubblicato un glossario bilingue in inglese e francese con decine di termini da vari ambiti tra cui medicina, sociologia e politica.

Inoltre:

• l’ ONG Translators without Borders (TWB) mette a disposizione dei servizi di traduzione per organizzazioni non profit umanitarie un glossario multilingue sulla COVID-19 in inglese, francese, vietnamita, cinese semplificato, cinese tradizionale, tailandese, tagalog, swahili, arabo, bengali (India), bengali (Bangladesh), birmano, hausa, kanuri, fula, kurmancî curdo, suwa arabo (AR), suwa arabo (LT), cibak, mandara, marghi, waha, rohingya, bura-pabir.

• Patricia Brenes nel suo blog In My Own Terms ha compilato un ricco elenco di risorse terminologiche, in continuo aggiornamento.
• Il social network ProZ ha creato una pagina web sul Covid-19 con annunci di lavoro, risorse terminologiche, notizie sul settore della traduzione ed eventi di formazione online per aiutare i professionisti del settore linguistico a rimanere aggiornati durante questa crisi.

Coronavirus e memorie di traduzione

La piattaforma di traduzione Smartcat ha lanciato il progetto di una memoria di traduzione collaborativa CovidTM. Questa dovrebbe comprendere i dati relativi al coronavirus di aziende di traduzione e professionisti in tutte le combinazioni linguistiche riuniti in un unico grande file TMX condiviso, che sarà possibile caricare in qualsiasi nuovo progetto correlato al coronavirus.

Coronavirus e traduzione automatica

TAUS, importante think tank del settore della traduzione, ha lanciato un progetto di costruzione di corpora sulla pandemia COVID-19 con cui addestrare i sistemi di traduzione automatica. Sono disponibili per ora corpora nelle combinazioni linguistiche inglese-francese, inglese-tedesco, inglese-italiano e inglese-spagnolo.

Coronavirus e stili comunicativi dei governanti

Da segnalare, infine, sul magazine della Treccani, un interessante studio della linguista Daniela Pietrini sui discorsi alla nazione per l’emergenza COVID-19 fatti da Giuseppe Conte, Emmanuel Macron e Angela Merkel a metà marzo 2020. Sono descritte la costruzione del testo e le scelte lessicali e stilistiche in italiano, francese e tedesco, con un’attenzione particolare agli espedienti retorici usati.

Siamo solo agli inizi. Sicuramente il macrotema Coronavirus e traduzione offrirà abbondanti occasioni e spunti per la realizzazione di studi, repertori linguistici, testi e corpora paralleli e molto ancora ancora. Vedremo.

L’articolo è stato pubblicato anche su Language matters, blog dello ZHAW: vedi qui.

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