Scrivere chiaro, scrivere semplice è il nostro ultimo libro pubblicato da Editrice Bibliografica per chi vuole farsi leggere, capire e tradurre dagli umani e dalle macchine.
Scrivere chiaro oggi, oltre a essere un’esigenza etica e sociale, è anche una necessità della comunicazione digitale. Esserne consapevoli è importante per tutti e a maggior per ragione per chi scrive per professione.
Le battaglie contro il burocratese, o l’antilingua come la chiamò Calvino, hanno ormai una lunga storia.
Tradizioni storiche, sociali e linguistiche e molto di ciò che si impara a scuola perpetuano l’idea secondo cui per dimostrare di essere dotti o di possedere un bello stile di scrittura si debba esprimersi in modo aulico, oscuro e verboso. In molti casi si tratta di una zavorra di cui è difficile disfarsi.
Oppure come accade in molti linguaggi professionali, come l’aziendalese, il corporatese, il politichese, il sindacalese ecc. si usa la lingua come status symbol, come una sorta di vestito elegante, rubando parole al latino, all’inglese o ai linguaggi settoriali.
Per quanto ci riguarda, da anni osserviamo che il tema dello scrivere chiaro e semplice è comune a molti ambiti, apparentemente anche lontani tra loro.
In questo blog scrivevamo di questo argomento già nel 2014 nell’articolo Che cos’è la Comunicazione sostenibile. Anche se oggi forse non useremmo più la parola “sostenibile”, perché è diventata una parola logora, di plastica.
Di cosa parliamo in Scrivere chiaro, scrivere semplice?
Nel libro, dopo una breve introduzione storica con cenni sull’evoluzione sociale, linguistica e mediatica, passiamo in rassegna i vari ambiti in cui lo scrivere chiaro non è un’opzione, ma una necessità o addirittura un obbligo:
• Semplificazione del linguaggio amministrativo per essere capiti dai cittadini
• Scrittura accessibile per essere capiti da parte di persone con scarse conoscenze linguistiche e soggetti portatori di disabilità
• Scrittura tecnica per rendere accessibili informazioni tecniche complesse agli utenti a cui sono destinate
• Scrittura orientata alla traduzione per agevolare la traduzione in altre lingue da parte di traduttori umani e traduttori automatici
• Scrittura per il web per essere capiti dagli utenti del web, dai motori di ricerca e comunicare con efficacia nel mondo social
Cosa hanno in comune tutti questi tipi di scritture? Come si distinguono? Che regole o linee guida occorre seguire? Cosa sono gli indici di leggibilità? Che differenza c’è tra leggibilità e comprensibilità? Lessici specialistici o vocabolario di base? Come usare o non usare tecnicismi e anglismi? Cosa sono i linguaggi controllati? Quale sono le caratteristiche della scrittura digitale?
Queste alcune delle domande a cui il volume cerca di rispondere in modo sintetico e con esempi specifici dei diversi ambiti.
Il Dizionario dell’aria fritta
Calvino in un celebre articolo apparso sul “Il Giorno” nel 1965 coniò l’espressione “antilingua” per riferirsi alla lingua caratterizzata da frasi lunghe e contorte, forme complesse, gerundi, passivi, impersonali, parole rare, forestierismi, parole o locuzioni dall’apparenza specialistica, ma in realtà prive di un’autentica necessità concettuale.
Questa antilingua ha fatto da modello per i burocrati di tutte le specie e influenzato la scrittura di molti che così credono di esprimersi in modo serio.
Le lingue di plastica o plastilingue o anche Legolingue sono varianti moderne dell’antilingua: come la plastilina sono plasmabili e adattabili alle esigenze più diverse. Sono “parole di plastica” per esempio termini scientifici o tecnicistici il cui significato originario si è sbiadito e spesso non sono quindi altro che “stereotipi connotativi”, usati per apparire colti e competenti. Pensiamo per esempio a sviluppo, sistema, struttura, strategia, sostenibile, modernizzazione, missione, visione, eccellenza, processo, progetto, futuro, sostenibilità, dati, scenario, dinamica, verde, green, ecologico, ecc.
A questi si aggiungono altri plastismi, cioè parole, locuzioni, espressioni di plastica, stereotipi in italiano, in inglese o in itanglese miscelati in varie combinazioni.
Ecco, il dizionario dell’aria fritta vi aiuta a scrivere chiaro e propone traduzioni dalle antilingue e dalle plastlingue in lingua chiara. Contiene un elenco di parole di plastica e altri plastismi che potrete usare come strumento di verifica dei vostri testi: qualcuno forse è tollerabile, a volte inevitabile, ma troppi…
SOMMARIO
Elogi della concisione 7
Antiche e nuove ragioni per scrivere chiaro.
Tra lingua e antilingua 9
Leggibilità, comprensibilità, traducibilità 11
Analfabetismi vari 15
Da lettori a utenti 17
Parole parole parole 23
Antilingua: lo stile è il messaggio 23
Dall’antilingua alle plastilingue 27
Tra vocabolario di base e terminologie 39
Il lessico secondo Tullio De Mauro 39
Terminologie 43
Linguaggio chiaro per farsi capire dai cittadini 47
Breve storia 47
Che cos’è il linguaggio chiaro? 50
Dove si usa il linguaggio chiaro? 52
Esempio – Regole per scrivere testi amministrativi chiari 54
Esempio – Scrivere chiaro per la Ue 58
Indici di leggibilità 61
Esempio – Valutazione di testi con indici di leggibilità 67
La lingua facile 73
Differenze tra lingua facile e linguaggio chiaro 77
Scrittura tecnica 81
Trasmettere informazioni tecniche 81
Creare una struttura per le informazioni 82
Esempio – Documento in DITA 90
Esempio – Documento in Information mapping 92
Linguaggi controllati 95
ASD STE-100 98
ITS Italiano Tecnico Semplificato 100
La lingua traducibile 103
Farsi capire da chi non parla la nostra lingua 103
Scrivere per il web 107
Farsi capire dalle persone e dai motori di ricerca 107
Destinatari 107
Scopo del testo 109
Modalità e tempo di lettura sul web 110
Quanto tempo dedicano gli utenti
alla lettura di un sito web? 111
Struttura del testo 112
Scrivere testi “che piacciono” ai motori di ricerca 113
Scelta della parola chiave e adattamento del testo 115
Essere traducibili 116
Esempio – Semplificare un testo per la
traduzione di un sito web 116
Esempio – Scrivere una pagina web turistica 121
Esempio – Adattare un testo amministrativo
per il web: iscrizione all’università 123
Esempio – Scrivere la pagina “Chi siamo” 127
Esempio – Scrittura ottimizzata per i motori di ricerca 130
Scrivo come parlo: la lingua dei social 137
Epilogo. Scrivere (chiaro) per comunicare 141
Dizionario dell’aria fritta 143
Antilingua-lingua chiara 143
Plastilingue 162
Bibliografia 171
Salve, vorrei sapere se mi può servire per tradurre dalla lingua in italiano ed eventualmente il costo.
Grazie
Il tema della scrittura chiara si interseca con l’uso della lingua in tutte le sue applicazioni, inclusa la traduzione umana e quella automatica. Come può vedere dall’indice nel libro viene data una panoramica dei tanti formati di scrittura in cui il tema è presente.
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